Bollette sbagliate, ora il Comune propone le rate

FIGLINE E INCISA — “Un errore nella trasmissione dei dati di intestazione da parte dei gestori i servizi di distribuzione e fornitura dell’energia elettrica e non imputabile né al comodatario né all’Amministrazione Comunale”. Con questa formula l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa ha spiegato le cause del disguido che ora costringe l’associazione La Senice a dover rimborsare l’ente pubblico per le bollette non pagate, a sua insaputa.

Le bollette in questione sono relative al consumo di energia elettrica del Centro Polivalente che si trova nella frazione Brollo. I locali sono stati concessi in comodato d’uso gratuito all’associazione socio culturale “La Senice”, la quale – come previsto da una specifica convenzione - si è assunta i costi relativi alla manutenzione ordinaria e pulizia dell’immobile e ai contratti di fornitura di acqua, gas metano, energia elettrica e telefono assumendosi la titolarità dei contratti di fornitura.

Il presidente dell’associazione, l’architetto e professore Fabrizio Michelino, ha sempre pagato regolarmente le bollette che riceveva l’associazione da lui presieduta. Poi qualcosa è cambiato, anche perché l’associazione socio culturale, nel rispetto delle normative anti-Covid, nell’ultimo anno aveva sospeso la propria attività, sia ricreativa che culturale. Anche a questa problematica generale, relativa all’epidemia dilagante - del resto condivisa da tutto il Paese - era stata attribuito il fatto, insolito, che le bollette non arrivassero più con la consueta regolarità.

In realtà il problema era un altro. E più complicato.

All’insaputa della stessa associazione, che risultava titolare del contratto di utenza, il costo della bolletta era stato invece attribuito, da un diverso gestore, direttamente al Comune di Figline e Incisa. E quando l’Amministrazione comunale si è accorta che stava pagando le bollette per dei locali che in realtà erano stati dati in comodato, ha iniziato le pratiche per recuperare i soldi.

Così il 4 marzo l’associazione socio culturale “La Senice” ha ricevuto la comunicazione dal Comune, in cui si specificava l’importo dovuto all’ente pubblico (€ 1.030,02) e anche la “necessità di provvedere alla relativa voltura”.

Una bella botta per i soci dell’associazione che gestisce il Centro Polivalente del Brollo, costretti a fare i conti con un diverso gestore di cui ignoravano l’esistenza, il quale aveva applicato le sue tariffe (che ovviamente la stessa associazione non aveva concordato) e per di più costretti a pagare in un colpo solo l’intera somma, più gli interessi. Non solo: tra i costi capitati tra capo e collo c'erano anche le spese di volturazione, necessarie per sanare un passaggio delle utenze che in realtà nessuno aveva voluto.

Così i responsabili de “La Senice” hanno avviato un’interlocuzione con il Comune di Figline e Incisa per cercare di limitare i danni. E un primo risultato lo hanno ottenuto. Con una specifica disposizione del responsabile dell’area gestione e sviluppo del territorio, l’Amministrazione pubblica ha ritenuto di accogliere la richiesta inoltrata dall’associazione “e concedere la dilazione di pagamento della somma complessiva pari ad € 1.030,02 in n. 3 rate mensili, oltre gli interessi di legge, pari ad € 1,39, per un totale di € 1.031,59”. Resta invece ancora aperta la questione relativa alla volturazione. L’associazione non appare proprio convinta dell’idea di dover pagare un cambio di intestazione e di gestione del contatore, che nessuno aveva richiesto.

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