Attualità lunedì 12 luglio 2021 ore 11:00
La piantina di Leandro per le vittime dell’eccidio

Commemorazione a Le Matole: il commovente gesto di Benucci che da bambino fu testimone della strage del 1944 in cui perse babbo e zio
CAVRIGLIA — Quella scena l’ha davanti agli occhi da 77 anni. Da quell’11 luglio del 1944 quando lui – piccolino, aveva solo sei anni – vide il babbo e lo zio cadere sotto i colpi dei nazifascisti insieme ad altri otto uomini de Le Matole.
Ieri in occasione della commemorazione dell’eccidio che si consumò nei boschi del paesino cavrigliese, Leandro Benucci è arrivato con una piantina che ha sistemato nel sacrario in memoria dei caduti. Un piccolo gesto dal grande significato: la vita che continua e cresce anche in un luogo segnato dalla morte, dal dolore e dalla barbarie dell’uomo.
Insieme a Benucci, testimone di questi terribili fatti, erano presenti alla cerimonia che si è tenuta in mattinata al monumento ai caduti nel bosco de Le Matole alcuni parenti delle altre vittime della strage, il vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni, l’assessore Thomas Stagi e il parroco di Castelnuovo dei Sabbioni don Angelo Caviglia che ha celebrato la messa.
Nell’occasione l’amministrazione comunale ha posizionato una targa ai piedi del monumento de Le Matole in memoria dei massacri così come ha fatto in ogni punto del territorio comunale in cui si perpetrarono le stragi nazifasciste del ‘44.
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