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Attualità sabato 18 gennaio 2020 ore 17:30

Arretrati canone depurazione, Publiacqua frena

Una breve comunicazione del circolo Arci e del “Forum per movimenti per l’acqua” informa i cittadini sulla sospensione delle azioni di sollecito



CASTELFRANCO PIAN DI SCO' — “Publiacqua in attesa di verifica ha sospeso le azioni di sollecito in riferimento a tutte le utenze che hanno sottoscritto il reclamo”. Questo il succo di una breve comunicazione diffusa congiuntamente dal “Forum toscano per movimenti per l’acqua” insieme al Circolo Arci Andrea Perini di Castelfranco di Sopra.

Il manifesto, posto all’attenzione dalla popolazione, si riferisce “alle contestazioni avanzate dagli utenti di Castelfranco, in collaborazione con il Forum Acqua Bene Comune, sugli addebiti del canone di depurazione previsto dalla legge 13/2019”

Proprio in seguito a queste contestazioni - secondo la comunicazione diffusa anche attraverso i social - Publiacqua avrebbe sospeso il sollecito, invitando “a non tenere in considerazione eventuali solleciti nel frattempo ricevuti dagli utenti in quanto si considerano da oggi sospesi”.

La breve comunicazione termina rimandando a ulteriori dettagli della vicenda: “Nell’esprimere soddisfazione per questa buona notizia, informiamo che a breve verranno forniti maggiori dettagli e discusse ulteriori azioni”.

Il problema riguarda gli arretrati 2012-2014 per il canone di depurazione, richiesti a decine di famiglie di Castelfranco di Sopra, nonostante la mancanza di un allacciamento delle fognature al depuratore di Figline.

Sulla questione degli arretrati del canone di depurazione si era espresso in modo particolarmente critico anche il sindaco di Castelfranco Pian di Scò, Enzo Cacioli. Alla presa di posizione del primo cittadino era seguita una dura replica di Publiacqua.

In pratica il gestore del servizio idrico si appellava ad un articolo della legge 13 del 2099 secondo il quale i cittadini non devono pagare se gli impianti non sono usufruibili, ma se c’è in atto un progetto per completare l’allacciamento allora il canone è dovuto. Dice testualmente la legge che il pagamento, in pratica, scatta “a decorrere dall'avvio delle procedure di affidamento delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, purché alle stesse si proceda nel rispetto dei tempi programmati".

La discussione si era accesa proprio sull’esatta interpretazione della frase su “rispetto dei tempi programmati”.

Per dirimere la questione il sindaco Enzo Cacioli si è rivolto all’l'Autorità Idrica Toscana (Ait) per sapere se il progetto per la parte mancante c’era veramente, oppure non c’era.

Ora, in attesa di sapere il risultato della verifica, Publiacqua avrebbe deciso di sospendere le azioni di sollecito in riferimento agli arretrati del canone di depurazione


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