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Cronaca giovedì 20 febbraio 2025 ore 12:37

Truffa agli anziani, arrestato uomo 25enne

I militari di Pergine Valdarno hanno tratto in arresto per i reati di "truffa" e "resistenza a pubblico ufficiale" un 25enne di origini campane



VALDARNO — Nel corso del pomeriggio di ieri i militari della Stazione di Pergine Valdarno hanno tratto in arresto per i reati di "truffa" e "resistenza a pubblico ufficiale" un 25enne di origini campane.

I Carabinieri sella Stazione di Pergine Valdarno, a seguito di numerose segnalazioni di tentativi di truffa in danno di persone anziane con la telefonata da parte di finti carabinieri provenienti da alcuni cittadini delle varie frazioni di Laterina Pergine Valdarno, predisponevano un servizio perlustrativo dedicato condotto da personale della locale Stazione e dai militari della Sezione Operativa di Arezzo, che permetteva di intercettare un ragazzo mentre era alla guida di un SUV, poi accertato essere stato noleggiato a Napoli, che alla vista dei carabinieri, si dava a precipitosa fuga lungo la SR 69 diretto verso il Valdarno. Dopo alcuni chilometri, lo stesso, nell’affrontare una rotonda ad alta velocità, perdeva il controllo del veicolo fuoriuscendo dalla sede stradale.

I militari, quindi, lo raggiungevano e lo bloccavano rinvenendo, all’interno dell’autovettura un sacchetto contenete preziosi e denaro contante.

Dagli immediati accertamenti esperiti, è stato ricostruito che l’uomo, poco prima, si era impossessato di quanto rinvenuto presso l’abitazione di una 76enne del luogo, alla quale aveva telefonato un complice che, spacciandosi per Maresciallo dei Carabinieri, la informava che il proprio figlio aveva investito una bambina e quindi serviva una cospicua somma di denaro per evitargli il carcere.

I gioielli e il denaro, previo riconoscimento, venivano restituiti alla vittima, che riconosceva inoltre nel 25enne il ragazzo che l’aveva raggiunta presso la sua abitazione.

L’arrestato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Aretina, veniva associato presso la Casa Circondariale di Arezzo.

La suddetta comunicazione è fatta nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.


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