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Attualità sabato 11 gennaio 2020 ore 16:01

Domani il debutto delle Sardine valdarnesi

A Figline la prima manifestazione in piazza. Uno dei fondatori del movimento nazionale ha inviato un messaggio che sarà letto al pubblico



VALDARNO — L’appuntamento è per il tardo pomeriggio di domani, domenica 12 gennaio. Alle 18 le Sardine sotto lo slogan “Il Valdarno non si lega” si riuniranno per la prima volta in piazza Serristori a Figline. È questa la prima uscita ufficiale dell’associazione locale nata agli inizi di dicembre sulla scia del movimento nazionale che si ispira ai valori della Costituzione e contrasta ogni forma di populismo.

Se sono già centinaia le adesioni registrate sulla pagina Facebook delle Sardine valdarnese, raggruppate intorno alla figura di Mario Rigli, si attende di vedere in quanti si mobiliteranno per scendere in piazza. E proprio la piazza – come dicono gli organizzatori dell’evento – sarà la “vera protagonista”, dove si riuniranno “persone accomunate da ideali come la non violenza, una politica meno urlata e più pensata, il rispetto, l’uguaglianza tra le persone, l’antirazzismo e l’antifascismo, la pace, la legalità, l’accoglienza e la fratellanza”.

Intanto, alla vigilia dell’iniziativa, il gruppo valdarnese ha ricevuto un messaggio da Giulia Trappoloni, la giovane di San Sepolcro, che ha fondato a Bologna con i suoi tre coinquilini il Movimento delle Sardine. La lettera sarà letta durante la manifestazione.Tra i passaggi più significativi del messaggio, quello in cui Giulia ricorda che “Le sardine scendono in piazza per risvegliare le coscienze e chiedere un riavvicinamento delle istituzioni alla società civile, un cambiamento radicale di linguaggio verso una difesa di valori di uguaglianza, non violenza, inclusione. La nostra è una rivoluzione silenziosa perché non ha bisogno di urlare "contro" nessuno ed è una rivoluzione gentile perché segno di una cittadinanza democratica matura che utilizza il buon senso e la moderazione per richiedere alla politica un cambiamento dell'agire. Scendere in piazza significa riappropriarsi degli spazi, dare voce alle necessità, far suonare una sveglia sia per la politica sia per noi stessi che siamo rimasti troppo tempo a dormire. Ma non vogliamo che tutto questo resti solo in parole, questa volta vogliamo agire: da domani sardine impegniamoci a rispettare il prossimo, a fare azioni solidali, ad essere cittadini informati e consapevoli a riappropriarci di un linguaggio inclusivo e non violento”. Il messaggio si conclude con un augurio “Vi auguro di festeggiare questa bella serata in armonia, vi abbraccio come se fossi lì con voi”.


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