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Attualità mercoledì 03 giugno 2020 ore 13:12

Montevarchi e Bucine, ora i borri sono più sicuri

Intervento di ripulitura sull'alveo del corso d'acqua

Ridotto il rischio idraulico sui corsi d’acqua Spedaluzzo e Doccia. Gli interventi per 40.000 Euro sono stati realizzati dal Consorzio 2 Alto Valdarno



VALDARNO ARETINO — Uomini e mezzi del Consorzio 2 Alto Valdarno sono intervenuti sul borro di Spedaluzzo nel comune di Montevarchi e sul borro della Doccia, nel territorio del comune di Bucine.

Il lotto di lavori da poco concluso – spiega l’ingegner Beatrice Lanusini, responsabile del settore difesa del suolo del CB2 per il Valdarno – ha richiesto un investimento di circa 40 mila euro, e ha interessato due aree della vallata fortemente antropizzate. Due corsi d’acqua che hanno la caratteristica di attraversare aree sulle quali si concentrano abitazioni ed esercizi commerciali e dove si è operato con il medesimo obiettivo: mitigare e ridurre il rischio idraulico, riqualificando l’asta e consentendo la sopravvivenza e lo sviluppo degli ecosistemi fluviali”.

Più sicurezza, dunque, e un nuovo look per il borro della Doccia. L’intervento è stato realizzato nel comune di Bucine, tra la strada comunale che unisce Cennina ad Ambra e il fiume omonimo in cui sfocia Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha completato l’intervento programmato sul corso d’acqua, nel tratto che scorre nel cuore dell’abitato: una lunghezza di 450 metri da cui sono stati eliminati, insieme alla vegetazione invadente, i sedimenti fluviali che, nel tempo, si erano accumulati in punti localizzati, andando a ridurre pericolosamente la sezione idraulica.

Serena Stefani, Presidente del CB2: “Con questo intervento diamo una risposta precisa a problematiche idrauliche che erano note, e che rappresentano da sempre criticità da monitorare con attenzione, dove è necessario intervenire con una manutenzione costante. Il rapporto diretto con gli amministratori locali ci aiuta a individuare con sempre maggiore precisione la mappa degli interventi da realizzare ogni anno per garantire un corretto funzionamento del reticolo di gestione”.


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