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Lavoro venerdì 28 aprile 2023 ore 19:00
Vertenza Fimer, in 300 senza stipendio
Nell'azienda specializzata in produzione di inverter è anche venuta meno una delle manifestazioni d'interesse. Tensione fra i lavoratori
TERRANUOVA BRACCIOLINI — Blocco della liquidità e saltano gli stipendi, mentre uno dei due fondi che aveva manifestato interesse all'acquisto dell'impresa annuncia un passo indietro: accade alla Fimer di Terranuova Bracciolini, nel Valdarno aretino, e a rimanere senza paga sono i circa 300 lavoratori dell'azienda specializzata nella produzione di inverter.
Ai lavoratori la notizia dello stop ai pagamenti dei salari è arrivata stamani mentre era in corso un presidio davanti al tribunale di Arezzo, ed è l'ennesima batosta per loro che attendono ormai da un paio d'anni un compratore così da poter riavviare i cicli produttivi.
Erano due le manifestazioni d'interesse: sempre di stamani la notizia che una è venuta meno. Per il 3 Maggio prossimo è fissata l'udienza di fine concordato, a meno che non arrivi la proposta d'acquisto. Lo spettro è quello del fallimento.
Al presidio oggi erano a fianco dei lavoratori i segretari di Cgil, Cisl, Uil, il vice presidente del Consiglio regionale Marco Casucci e il sindaco di TerranuovraBracciolini Sergio Chenni, ma già nei giorni scorsi la Regione si era attivata mettendo in campo il consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, ovvero Valerio Fabiani.
"Il tempo è scaduto, se non ci saranno risposte certe si aprirà inevitabilmente una stagione di conflittualità che vedrà in prima fila accanto ai lavoratori anche la Regione", aveva affermato davanti ai cancelli dell'azienda dove l'altro ieri 26 Aprile si teneva l'assemblea dei lavoratori, convocata dalle organizzazioni sindacali dopo il tavolo di crisi riunito dalla Regione al mattino.
Proprio in quella circostanza il componente del nuovo cda aveva fornito rassicurazioni su continuità produttiva, mantenimento degli organici e pagamento degli stipendi. Stamani, la doccia fredda. Per il 5 Maggio è di nuovo convocato il tavolo della Regione per chiedere conto delle decisioni assunte per assicurare il rispetto degli impegni con i lavoratori e le istituzioni.
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