Attualità giovedì 26 novembre 2020 ore 17:00
Slow Food racconta Jonathan, uno degli “Ostinati”

La storia dell’oste terranuovese al centro del nuovo libro dell’associazione culturale sulle osterie che mantengono viva la tradizione locale
TERRANUOVA BRACCIOLINI — Tra gli “ostinati” (da leggere anche come osti-nati) c’è anche lui. Jonathan Rampi con la sua agriosteria “La casa del buono” è tra i ristoratori che Slow Food ha voluto raccontare e celebrare nel suo ultimo libro “Gli ostinati” – appunto – “storie di resilienza e sostenibilità delle osterie d’Italia”.
Il volume appena uscito raccoglie quindici storie di passione per la cucina, la tradizione gastronomica locale e anche l’ostinazione nel portare avanti – soprattutto in questo momento – un’attività difficile e impegnativa. Ma anche ricca di soddisfazioni.
Tra le vicende selezionate dall’associazione culturale internazionale impegnata nel far conoscere e promuovere le tipicità dei territori c’è quella di Rampi e della sua attività che si trova a Campogialli, nel comune di Terranuova.
Quella del giovane oste valdarnese è davvero una storia di intraprendenza e resilienza: forte dei risultati de “La Casa del Buono” Jonathan proprio un anno fa si è buttato in una nuova avventura acquisendo una pizzeria nella vicina San Giustino. Il tempo di organizzare l’apertura del nuovo locale, nello scorso febbraio, ecco arrivare il Covid. Una inaspettata battuta d’arresto.
Ma in questo periodo così complicato arriva pure il riconoscimento di Slow Food. “In momenti così difficili soddisfazioni che ci danno la forza di lottare...” scrive su facebook l’oste “non molleremo mai”.
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