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Attualità lunedì 27 marzo 2023 ore 12:05

L'opera del XV secolo torna nella sua nicchia

A sei anni dall'inizio del restauro il gruppo di terracotta viene ricollocato nella chiesa di San Niccolò a Ganghereto



TERRANUOVA BRACCIOLINI — A distanza di sei anni dall'inizio del restauro, il gruppo di terracotta composto da tre altorilievi raffiguranti la Madonna con Bambino tra i Santi Nicola di Bari e Pietro è tornato nella sua collocazione naturale ovverosia la nicchia dietro l’altare maggiore della chiesa di San Niccolò a Ganghereto di Terranuova.

L’opera risalente al periodo che va dalla fine del ‘400 ad inizio ‘500 è attribuita ad Agnolo di Polo plastificatore del Rinascimento fiorentino formatosi alla scuola del Verrocchio e documentato anche come collaboratore di Giovanni della Robbia.

L'inaugurazione dell'opera, tornata al suo antico splendore, avverrà mercoledì 29 marzo, alle ore 17, nella sala consiliare di Terranuova con una presentazione e successivamente con il taglio del nastro.

Un evento che riveste un'importanza particolare per l'intera comunità. Il restauro si è reso necessario per lo stato di degrado in cui versava il gruppo in terracotta policroma a causa dell’umidità di risalita del muro esterno della chiesa che aveva provocato il distacco di San Pietro.

I lavori sono iniziati nel 2017 grazie all'impegno e alla volontà dell’associazione “Pro Artibus“, con il progetto Salviamo Ganghereto, ed ai contributi dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, del Comune di Terranuova, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’opera è stata svolta da grandi professionisti del settore: Stefania Bracci, Fabrizio Bandini, Philip Kron Morelli, Francesca Rossi e Chiara Fornari. Mentre la Scuola Edile di Arezzo e la francese Scuola Edile di Poix Terron delle Ardenne, grazie ad un progetto Erasmus, si sono occupate del risanamento del muro esterno della chiesa. Nel 2019 è stato presentato il restauro della statua di San Pietro, poi i lavori si sono interrotti nel 2020 per un periodo a causa dell'emergenza pandemica.

Adesso finalmente l'opera di Agnolo di Polo torna, in tutta la sua magnificenza, a disposizione dell'intera comunità terranuovese e valdarnese. All'inaugurazione che si terrà mercoledì 29 marzo a partire dalle 17.00 saranno presenti: Emanuela Daffra, Soprintendente ad Interim dell'Opificio delle Pietre Dure, Laura Speranza, Direttrice del Settore Restauro materiali ceramici, plastici e vitreri, Andrea Cagnini, Direttore Diagnostica non invasiva del Laboratorio scientifico dell'Opificio delle Pietre Dure, Andrea Bigazzi, Direttore CFSE di Arezzo, Sergio Chienni, Sindaco e Caterina Barbuti Assessore alla Cultura del Comune di Terranuova B.ni, Paola Francioni, presidente dell'Associazione Pro Artibus.


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