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Attualità venerdì 14 gennaio 2022 ore 11:47

Fimer, Mugnai e D'Ettore scrivono a Giorgetti e Orlando

Stefano Mugnai e Maurizio D'Ettore, parlamentari di Coraggio Italia

Dopo l'ennesimo incontro transitorio a Roma, i parlamentari aretini chiedono ai due ministri che vengano date certezze ai lavoratori



ROMA — La situazione ancora resta "nebulosa". Nessuna certezza per il futuro della Fimer e di conseguenza per le oltre 800 famiglie che temono per il loro futuro.

All'indomani dell'ennesimo incontro "transitorio" avuto al Mise, i parlamentari aretini Stefano Mugnai e Maurizio D'Ettore scrivono ai ministri Giorgetti e Orlando chiedendo risposte e interventi immediati.

"Dopo l'incontro dello scorso 11 gennaio, continuano a non emergere le dovute rassicurazioni sulla vicenda che interessa la Fimer. Il percorso intrapreso continua ad essere poco chiaro. Colpa, forse, dell'ennesima mutazione delle figure poste ai vertici aziendali che hanno evidentemente bisogno di tempo per effettuare tutte le opportune verifiche sulle reali condizioni e possibilità di rilancio della Fimer - affermano i due parlamentari di 'Coraggio Italia'. A distanza di un mese dal primo incontro al Mise del 7 dicembre, l’unica certezza è che l’Azienda ha depositato un concordato in bianco accettato dal Tribunale di Arezzo insieme ad un ombrello di 120 giorni entro cui approvare il bilancio e presentare un piano di rilancio e di risanamento. All’incertezza si aggiunge lo slittamento dell’ingresso del nuovo investitore previsto ora per fine febbraio e la sicurezza del Direttore Operativo dott. Carzaniga, con delega ad agire per nome e per conto dell’amministratore unico, di ripartire con la continuità produttiva già dalla prossima settimana, mediante un solo apporto di finanza d’urgenza di 15milioni di euro a cui si aggiungeranno gli incassi realizzati negli ultimi mesi. I mesi sono però passati, e la situazione è purtroppo peggiorata. Ma il Piano non ha subito modifiche. E le conseguenze di questo immobilismo iniziano a farsi sentire sul territorio con un indotto fortemente indebolito e a rischio chiusura. La preoccupazione è forte. Il polo del Valdarno ad oggi sostiene di fatto l’intero gruppo, portando avanti con le proprie professionalità tanto il business della mobilità elettrica che del solare. Chiediamo pertanto tramite questa nostra lettera inviata ai Ministri Giorgetti e Orlando di poter ottenere ed organizzare rapidamente un incontro, per poter approfondire la grave e preoccupante vicenda della Fimer” - concludono i due parlamentari di Coraggio Italia.


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