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Attualità martedì 02 marzo 2021 ore 17:46

Rinviato il processo per la morte di Alessandro

Paola Batignani nella manifestazione di Donnini

Durante il processo per il tragico incidente in cui perse la vita Rosi è emersa l’intenzione da parte degli imputati di risarcire le parti offese



REGGELLO — Il processo che si celebra a Cremona per la morte di Alessandro Rosi si è aperto con l’udienza preliminare, durante la quale è emersa l’intenzione, da parte dei legali degli imputati, di risarcire le parti offese. È stato quindi chiesto un rinvio per valutare l’entità del risarcimento.

“Noi non ci siamo opposti all’istanza di rinvio essendoci un minore” spiega oggi Paola Batignani, la vedova dell’operaio di Donnini deceduto il 9 agosto del 2019, nel piazzale dell’acciaieria di Cremona “il giudice ha accolto la richiesta fatta dalle difese, accogliendo però le nostre richieste, le nostre condizioni, un rinvio a breve, al 17 maggio con sospensione del corso della prescrizione, proprio perché questo differimento non possa neanche minimamente assomigliare ad un regalo fatto alle difese”.

Nove persone sono accusate di omicidio colposo e lesioni personali colpose per il tragico incidente di Cremona. Quel giorno Alessandro Rosi ed un suo collega erano impegnati a spostare pesanti travi di acciaio con due gru, ma improvvisamente la trave d’acciaio di 86 tonnellate precipitò sulla cabina di manovra del mezzo, schiacciandola. Alessandro morì sul colpo, mentre il suo collega rimase ferito gravemente, ma vivo. Oggi è parte offesa nel procedimento giudiziario che si è aperto a Cremona, insieme a Paola Batignani, la moglie di Alessandro Rosi, il loro figlio di 11 anni, i genitori e la sorella della vittima.

“Vogliamo giustizia” ha commentato Paola “lotterò per restituire a mio marito il rispetto che meritava come lavoratore. In Italia si continua a morire di lavoro ed è inaccettabile”.

Proprio sul fronte della lotta contro le morti sul lavoro Paola Batignani è fortemente impegnata, per questo motivo ha fondato l’associazione ‘Agganciamoci alla vita-Alessandro Rosi” che ha oltre trecento associati. Inoltre Paola è stata nominata di recente vicepresidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” costituita da comitato esecutivo dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.

Sabato scorso, proprio in vista dell’udienza preliminare di Cremona, l’associazione fondata da Paola è scesa in piazza a Donnini con una installazione speciale per sensibilizzare sul tema della sicurezza sul lavoro. I nomi delle persone che sono decedute negli ultimi mesi sui luoghi di lavoro erano riportati in un lungo elenco sorretto da tombe bianche sormontate dai casci di protezione degli operai. Una tragica contabilità che l’associazione “Agganciamoci alla vita” mette sotto gli occhi di tutti, affinché nessuno possa dire che non sapeva di questa strage continua.


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