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Attualità venerdì 19 febbraio 2021 ore 12:10

I soldi della Ue per i mulini di Enzo

Il mulino di Loro Ciuffenna
Il mulino di Loro Ciuffenna
Foto di: Ggolob - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27470079

Il presidente del Corecom Brogi lancia l’idea di salvare le strutture del Pratomagno. Recupero possibile col “Progetto di paesaggio” coi fondi europei



PRATOMAGNO — L’idea Enzo Brogi – ex sindaco di Cavriglia, consigliere regionale e oggi presidente del Corecom – l’aveva lanciata giorni fa: salvare i mulini del Pratomagno, le antiche strutture disseminate sul territorio valdarnese. Una proposta che potrebbe trovare risposta grazie ai fondi europei e all’inserimento nel Progetto di Paesaggio della Regione Toscana dedicato proprio al Pratomagno. 

Un progetto che – come annuncia Lucia De Robertis, presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale – ha avuto il via libera nei giorni scorsi.

“Mercoledì in commissione abbiamo dato il via libera l’adozione di uno strumento che va incontro agli auspici di Enzo Brogi. Per il recupero di queste strutture orientare i nuovi fondi strutturali della Ue” sottolinea l’esponente del Pd.

Alla passione dell’amico Enzo Brogi per la sua terra posso dare una prima, importante risposta: mercoledì scorso la commissione ha dato il via libera all’adozione del Progetto di Paesaggio del Pratomagno, che ha proprio lo scopo di sostenere il recupero degli elementi identitari del territorio, come i mulini, in una prospettiva di un nuovo sviluppo sostenibile, che passa anche attraverso la valorizzazione degli itinerari e dei cammini, di cui manufatti come quelli da lui ricordati diventano punti di riferimento e, magari, anche di erogazione di servizi”.

“Il Progetto di Paesaggio del Pratomagno è il secondo che interessa il territorio della nostra provincia, dopo quello dedicato al recupero delle Leopoldine in Valdichiana – spiega De Robertis - e come quello vuole fare del recupero di antichi manufatti che caratterizzano l’identità del territorio, nel pieno rispetto del loro aspetto originario, fattori di un processo anche economico legato all’agricoltura sostenibile, alla valorizzazione di prodotti locali, al turismo”.

“Quello del Pratomagno – aggiunge la presidente della quarta commissione di Palazzo del Pegaso – è stato condiviso da tutti i Comuni del territorio, e rappresenta un’idea di recupero della parte collinare e montana in una prospettiva anche di collegamento con il Casentino lungo, appunto, la direttrice dei cammini. Il progetto indica le direttive e le prescrizioni per un corretto recupero aperto ad una valorizzazione economica, si tratta del primo passo fondamentale perché i comuni possano progettare scelte urbanistiche, che favoriscano un rilancio di luoghi e attività storiche e, appunto, espressione della tradizione di quel territorio”.

Mulini, come segnala Brogi – aggiunge la presidente – ma anche essiccatoi, ed altre strutture legate alle tradizioni rurali delle nostre zone. Un patrimonio da recuperare, nel rispetto della sua identità, magari dedicando specifiche risorse non tanto del Recovery Fund, quanto della programmazione ordinaria dei fondi strutturali dell’Unione Europea, altra importantissima e consistente risorsa finanziaria che andrà a sostenere le politiche regionali del prossimo settennato”.


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