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Sport sabato 28 dicembre 2019 ore 17:00

Pieraccioli, 75 anni fa la misteriosa scomparsa

Renato Pieraccioli

L’Associazione Memoria Rossoblù ha ricordato l’anniversario della tragica sparizione dell’amatissimo allenatore dell’Aquila Montevarchi



MONTEVARCHI — È stata forse la prima morte legata al mondo del calcio.

La tragica e misteriosa scomparsa di Renato Pieraccioli è ancora una ferita aperta per i tifosi dell’Aquila. A 75 anni da quel terribile 10 dicembre, l’Associazione Memoria Rossoblù ha voluto ricordare l’amatissimo allenatore della squadra montevarchina sulla propria pagina Facebook riproponendo il video “Il derby del ‘44” che un gruppo di ragazzi, incuriositi dalla triste vicenda, avevano realizzato nel 2015 in forma di reportage con tanto di interviste a chi, ancora in vita, poteva dare testimonianza dell’accaduto.

Renato Pieraccioli – originario di Pistoia - era arrivato a Montevarchi nel 1929 ed era stato prima giocatore e poi allenatore dell’undici cittadino, diventando per le sue gesta un vero mito per i tifosi. La sua carriera fu spezzata tragicamente il 10 dicembre del 1944 giorno del derby con la sangiovannese. La partita fu giocata al vecchio campo sportivo “Alberto Galli” che si trovava nel quartiere del Bani a San Giovanni.

L’incontro di calcio, nonostante si trattasse di un’amichevole di ritorno dopo il match giocato giorni prima a Montevarchi, si rivelò subito teso. Il nervosismo si fece più palpabile dopo il gol di vantaggio dei rossoblù e il successivo rigore concesso ai sangiovannesi. Un penalty che il portiere dell’Aquila riuscì a parare. Da quel momento si scatenò il putiferio: l’arbitro fu costretto a interrompere la gara e la squadra del Montevarchi e soprattutto l’allenatore furono presi di mira dagli avversari.

Pieraccioli e i giocatori si rifugiarono negli spogliatoi. Da questo momento tutto si fa incerto. Unica certezza la sparizione del mister. Nessuno riuscì a rintracciarlo. Da subito, molte furono le ipotesi sulla sparizione, ma la più accredita fu quella di una trappola tesa all’allenatore dagli avversari.

Alcuni sangiovannesi – si dice – finsero di voler aiutare Pieraccioli a fuggire dagli spogliatoi indicandogli una uscita secondaria dello stadio. Ma poco distante lo attendevano alcuni tifosi azzurri che lo avrebbero picchiato, stordito e poi gettato, ancora vivo, nei forni della Ferriera. Del presunto omicidio non si hanno prove né tracce, ma questa è la tesi sul mistero della scomparsa di Pieraccioli a cui tutti credono.

Per i figli – che all’epoca avevano otto e dieci anni – il 10 dicembre del ’44 fu il giorno in cui il babbo non tornò più a casa, per i rossoblù il giorno più nero dello sport valdarnese. Ma la memoria del grande allenatore è sempre viva: a lui sono intitolati la tribuna centrale dello stadio “Brilli Peri” di Montevarchi, l’Associazione Veterani Sportivi e il campo sportivo del quartiere del Pestello.


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