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Attualità martedì 07 febbraio 2017 ore 10:05

"La Gruccia deve essere ospedale di 1° livello"

Silvia Chiassai, sindaco di Montevarchi

La replica del sindaco di Montevarchi alla consigliera regionale Valentina Vadi. "Non si rende conto di come sia ridotta la sanità valdarnese"



MONTEVARCHI — Non è piaciuta al sindaco Silvia Chiassai la “stoccata” della consigliera regionale del Pd Valentina Vadi in merito all’impegno per ottenere una classificazione dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia come presidio di 1° livello, tanto che Il sindaco di Montevarchi interviene per ribadire alcuni concetti fondamentali per il futuro della sanità valdarnese:

“Mi dispiace constatare che autorevoli rappresentanti politici del territorio non abbiano colto il grado di incertezza in cui è ridotta la sanità valdarnese in un contesto di riorganizzazione del sistema sanitario e ospedaliero regionale basato su aree vaste – dichiara il sindaco Chiassai - Non serve puntare il dito sul primo cittadino di Montevarchi che non ha nessun distintivo da difendere. L’impegno per ottenere un ospedale di 1° livello in Valdarno non è una questione di bagarre politica, è una necessità. Vorrei ricordare alla consigliera regionale Vadi che non è stato il sindaco di Montevarchi a rinunciare al distretto sanitario unico tra Valdarno aretino e fiorentino, ma è mancata la volontà politica di altri sindaci del territorio e di chi avrebbe potuto e potrebbe ancora, in Consiglio regionale, portare avanti l’obiettivo per quel bacino di utenza di oltre 150 mila abitanti che, secondo i parametri di legge, metterebbe in sicurezza i nostri due ospedali anche con la classificazione della Gruccia come presidio di 1° livello nella complementarietà con il Serristori.

Non vedo come sia possibile agire in altro modo, se non con la richiesta di una precisa classificazione dell’ospedale, per la salvaguardia di due strutture sanitarie collocate a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra e divise dal confine invalicabile dell’appartenenza a Asl differenti. Non vorrei che il sindaco di Montevarchi, con il recente sostegno unanime del consiglio comunale, restasse l’unica ad indicare una direzione percorribile senza preoccuparsi di difendere posizioni politiche, o interessi di parte, ma semplicemente pensando alla tutela della salute e del diritto di cura nel territorio per i cittadini. Non vorrei che, come sempre - continua la Chiassai -  manchi quella visione di insieme che rischia di ripercuotersi drammaticamente sulla nostra sanità. Nel suo intervento, infatti, la consigliera Vadi evidenzia le stesse criticità su funzioni, risorse, organizzazione e professionalità nel progetto di integrazione presentato. Peccato però che ometta di dire che l’incertezza risieda proprio in quel progetto troppo teorico e retto solo sulla precarietà di accordi interaziendali. 

Chiedo invece alla consigliera Vadi di rendersi disponibile nelle sedi istituzionali preposte a raccogliere anche l’apertura dell’assessore regionale Saccardi, in merito alla richiesta di una eventuale deroga sul parametro del bacino di utenza, per intraprendere il percorso di ospedale di 1° livello che potremmo già raggiungere per specialità presenti alla Gruccia. Non credo che possiamo più limitarci a sperare che nessun intervento di declassamento venga effettuato in futuro magari esultando ogni tanto per l’ufficializzazione di bandi di concorso che erano stati promessi più di una anno fa” conclude il sindaco di Montevarchi.


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