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Cronaca venerdì 19 gennaio 2018 ore 14:00

Dipinti rubati, scagionato il sacerdote

A casa del prete erano state trovate alcune delle preziose tele del Seicento sparite dallo studio di un avvocato



MONTEVARCHI — Scagionato dall'accusa di ricettazione il sacerdote della chiesa dell'Insigne Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi coinvolto nell'inchiesta su un furto di opere d'arte nello studio di un avvocato umbro. 

Per il parroco la Procura di Arezzo ha chiesto l'archiviazione. La notizia è stata resa nota dalla Diocesi di Fiesole con un comunicato.

Il prete era indagato in un'inchiesta per il furto di tre quadri del '600 rubati a un avvocato di Città di Castello (Perugia) e acquistati dal sacerdote da un antiquario, finito agli arresti domiciliari. A compiere il furto, su commissione dell'antiquario, sarebbero stati due valdarnesi con precedenti penali per droga.

Al parroco i quadri furono offerti nel maggio scorso dallo stesso antiquario e il sacerdote li avrebbe acquistati, tuttavia, senza sapere che si trattava di opere rubate. Il reverendo dall'antiquario comprò i tre dipinti del XVII secolo rubati nell'ufficio dell'avvocato di Città di Castello più un quarto quadro, sempre del '600, sempre del legale umbro, di cui si era appropriato indebitamente l'antiquario dopo averlo ricevuto dall'avvocato stesso per una valutazione. Nello scorso ottobre, secondo la ricostruzione dei carabinieri che hanno condotto le indagini, il sacerdote sarebbe venuto a sapere dallo stesso antiquario che i quadri erano stati rubati e che per questo doveva nasconderli. Nel mese di novembre si è svolta la perquisizione che ha portato al ritrovamento solo di un primo dipinto, quello in conto vendita per il quale il prete possedeva una scrittura privata dell'antiquario che attestava che il bene era di sua proprietà. Poi il sacerdote ha consegnato gli altre tre dipinti ai carabinieri facendo scattare le indagini.


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