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Attualità martedì 02 marzo 2021 ore 12:35

Un anno fa il primo caso Covid: il ricordo di Neri

Simona Neri sindaco di Laterina-Pergine
Simona Neri sindaco di Laterina-Pergine

Il primo contagio della provincia è stato quello di una mamma di Laterina-Pergine. Il sindaco: “Ho capito il vero senso della comunità”



LATERINA-PERGINE — È passato un anno: il primo caso Covid della provincia di Arezzo è stato accertato il 2 marzo 2020 nel comune di Laterina-Pergine. Contagiata una giovane mamma del paese. Il coronavirus era arrivato in Valdarno (vedi articolo collegato). E niente è stato più lo stesso. 

Sono iniziati 365 giorni di bollettini Asl che riportano i dati quotidiani sulla diffusione del virus, annunci dei primi decessi, il virus che entra nelle Rsa, i sindaci e i valdarnesi che si mobilitano per affrontare l’emergenza sanitaria.

Simona Neri che di Laterina-Pergine è il sindaco ha voluto ricordare cosa è cambiato anche per lei – come persona e come amministratore – quel giorno di un anno fa.

“Oggi, un anno fa, ricevevo la telefonata del Direttore Generale della Asl Sud Est che mi comunicava che il primo caso di contagio da Covid-19 della Provincia di Arezzo era un cittadino di Laterina Pergine. È stato l’inizio di un periodo molto difficile ma che mi ha fatto vivere a pieno il mio ruolo nella Comunità: non c’era un manuale d’uso per gestire la situazione, la comunicazione” scrive la prima cittadina sulla sua pagina facebook.

Ci siamo rimboccati le maniche con tutto lo staff del Comune e con i nervi saldi abbiamo cercato sempre le migliori soluzioni a tutti i problemi che sembravano insormontabili come quello della mamma ammalata, il marito contagiato ricoverato in ospedale, 2 figli piccoli a casa. E poi: studiare le modalità di erogazione dei buoni pasto, le tantissime telefonate ai cittadini in quarantena a cui non venivano fatti nei tempi i tamponi di controllo, le liti con la Asl, la chiusura delle scuole”.

"Ma soprattutto – aggiunge Neri - è in quei momenti che ho avuto conferma di cosa significhi essere il Sindaco di una piccola comunità come la mia: essere a disposizione della persone, di chi si è contagiato, dei parenti dei contagiati e cercare di dare risposte alle loro mille domande e richieste per le quali neanche io all’inizio trovavo risposte ma magari mi facevo tramite per cercare di risolvere tutti i problemi; spiegare ai concittadini positivi come fare a smaltire i rifiuti, come fare ad avere i buoni alimentari, ma anche e soprattutto ricevere la disponibilità di cittadini e associazioni a compiere gesti di grande generosità: dalla distribuzione delle mascherine, alla spesa a domicilio, alla consegna dei farmaci, al supporto psicologico alle persone sole, alla sanificazione delle strade, al punto tamponi drive-through a Montalto, ai cittadini anonimi che donano le mascherine alle scuole. Ho vissuto questi momenti soffrendo in prima persona la preoccupazione per mia nonna, contagiata in Rsa insieme a tantissimi altri anziani. Abbiamo avuto ad oggi 354 contagi, 31 attualmente sono i cittadini positivi ed in isolamento domiciliare”.

Abbiamo ancora molto da fare – spiega il sindaco - la pandemia non è stata vinta, ma io so che esser stato il primo cittadino di quelle settimane drammatiche mi ha profondamente cambiata e qualsiasi cosa possa accadere so che a livello personale, è stata un’esperienza forte ed importante, ho fatto di tutto per vivere in mezzo ai miei concittadini e condividerne ogni disagio. Anche solo per questo, la mia esperienza di Sindaco ha avuto un senso profondo. Ho imparato molto ed ho ricevuto molto”. 

“Ho sentito e capito – conclude Simona Neri - il significato profondo della parola “comunità” ed è stato un enorme onore poter servire al meglio delle mie capacità la mia comunità spaventava ed impaurita in quel momento drammatico”.


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