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Politica mercoledì 12 gennaio 2022 ore 16:16

​“Serristori ospedale Covid, scelta sbagliata”

Decisione duramente contestata da Fratelli d’Italia che aggiunge: “Manca la volontà politica di investire sul nostro presidio”



FIGLINE-INCISA — Da ieri l’ospedale Serristori di Figline è diventato di nuovo presidio Covid. Una decisione contestata nel merito e nel metodo da Fratelli d’Italia.

Enrico Venturi, Giorgia Arcamone e Valentina Trambusti - rispettivamente responsabile e capogruppo consiliare di Fdi di Figline-Incisa e responsabile del partito in Valdarno fiorentino – evidenziano le conseguenze immediate e future che questa scelta porta con sé.

“Senza nessuna convocazione di un Ufficio di Presidenza urgente e senza che siano stati messi al corrente i Capigruppo presenti in Consiglio Comunale, ancora una volta, nel più totale silenzio politico, apprendiamo soltanto dalla stampa che il Serristori diventerà nuovamente un presidio Covid”, spiegano gli esponenti dell’opposizione. 

“Questo modo di fare la dice lunga sulla serietà politica di questa Amministrazione Comunale che come al solito, senza battere ciglio, ha assecondato la Regione in questa iniziativa che ribadiamo, come da due anni a questa parte, essere da un punto di vista sanitario totalmente sbagliata. Nel merito, infatti, riteniamo che un piccolo Ospedale come il nostro dovrebbe essere sfruttato per continuare ad erogare servizi per le patologie e per le urgenze non-Covid che invece adesso continueranno ad aumentare il carico di lavoro ed il possibile contagio sui grandi presidi già presi d’assalto per la pandemia”. 

Venturi, Arcamone e Trambusti sottolineano poi come – a loro parere – non ci sia la volontà politica per investire sul presidio sanitario figlinese.
“Riteniamo politicamente gravissime e soprattutto non credibili le parole della sindaca Mugnai e dell’Assessore alla Sanità Martini che dopo due anni di totale assenza sulla questione sanitaria chiedono adesso nuove progettualità per il Serristori sapendo benissimo che queste non arriveranno mai alla luce del fatto che mentre il nostro presidio ritorna ad essere Covid, a Cavriglia si allestisce un nuovo Ospedale, alla Gruccia si investono 1milione e 600mila euro nel Pronto Soccorso e nello stesso Pnrr del Comune di Figline-Incisa sono previsti 2 milioni di euro per la Casa della Salute. Non è quindi un fatto di mancanza di soldi pubblici o di medici come si vuol far credere ma esclusivamente di volontà politica”. 

Infine i rappresentanti di Fratelli d’Italia affrontano di nuovo la questione Pronto Soccorso, chiuso ormai da oltre un anno.
“Riguardo poi la proposta dell’assessore regionale alla sanità Bezzini di declassare il nostro Pronto Soccorso in un Punto di Primo Soccorso, eventualità assolutamente da scongiurare, ricordiamo come fu proprio la Sindaca Mugnai la prima a dichiarare la sua disponibilità a firmare questo accordo e che in Consiglio Comunale il PD e Azione bocciarono la mozione del Capogruppo Arcamone che chiedeva alla Giunta di esprimere un secco no nei confronti della Regione riguardo questa possibilità. Alla luce di tutto ciò appare pertanto incredibile la richiesta avanzata dallo stesso PD e da Azione di una mobilitazione pubblica a favore del Serristori: l’ennesimo tentativo di lanciare fumo negli occhi ai cittadini. In conclusione, è ormai chiaro a tutti la totale adesione della Sindaca, del PD locale e di Azione allo smantellamento del Serristori che con la solita commedia politica cercano di non far emergere nei confronti dei cittadini stanchi di aspettare una soluzione. Inutile, quindi, a questo punto, da parte della sindaca definire ‘imprescindibile’ il nostro presidio quando lei stessa – concludono Venturi, Arcamone e Trambusti - il suo stesso partito comunale e regionale sono i diretti responsabili politici della sua fine”.


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