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Attualità sabato 29 febbraio 2020 ore 11:01

Terza corsia in Valdarno, l’impatto ambientale

Lo studio realizzato per ottimizzare l’intervento lungo i 18 chilometri del tratto autostradale oggetto dei lavori. Sono quattro i comuni interessati



VALDARNO — È stato pubblicata la sintesi dello studio di impatto ambientale relativo all’ampliamento e ammodernamento della terza corsia dell’A1, nel tratto compreso tra le uscite di Incisa Reggello e Valdarno. In realtà il punto di inizio convenzionale della tratta viene considerato a circa 2 km a nord dello svincolo autostradale di Incisa.

Da un punto di vista tecnico il progetto prevede per la sezione stradale una piattaforma di 32.50 metri di larghezza, organizzata in due carreggiate separate da un margine interno di 4.00 mt. Ciascuna carreggiata con tre corsie di marcia da 3.75 mt fiancheggiate in destra dalla corsia di emergenza larga 3.00 mt ed in sinistra da una banchina di dimensioni minime pari a 0,70 mt.

Il progetto, esteso per circa 18,4 km interessa i territori di Figline e Incisa, Reggello, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. Saranno cinque le cantierizzazioni dell’intero tratto, in modo da ottimizzare i tempi. E sono 36 i mesi previsti per la realizzazione dell’opera.

Lo studio prende in considerazione tutte le strutture presenti nell’area, comprese le scuole di ogni ordine e grado, e analizza le zone sottoposte a vincolo paesaggistico, come ad esempio il fiume Arno, i boschi, l’Area naturale protetta di interesse locale della Garzaia a Figline Valdarno, il Parco delle Balze o dei Calanchi a Reggello, il bosco di Renacci a San Giovanni.

Lo studio pubblicato prevede quindi di minimizzare l’impatto con il sistema antropico attraversato e quindi con la viabilità e gli insediamenti abitativi ed industriali preesistenti, utilizzando quanto più possibile la sede stradale e le opere d’arte esistenti, al fine di ridurre l’impatto ambientale ed economico degli interventi.


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