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Attualità giovedì 07 luglio 2016 ore 11:51

Quattro serate con "Orientoccidente"

Il primo appuntamento è per giovedì 14 luglio con il gruppo storico salentino "Mascarimirì". In piazza Liberazione andrà in scena la taranta



TERRANUOVA BRACCIOLINI — Torna in Valdarno e a Terranuova Bracciolini, con quattro diversi appuntamenti, Orientoccidente, uno dei festival artistici più famosi e attesi dell’anno. “E’ con orgoglio che anche per questa edizioni aderiamo al festival - dice Caterina Barbuti, assessore alla cultura - Crediamo che Orientoccidente sia molto più di un’occasione di spettacolo e intrattenimento perché negli anni, con le sue proposte, ha suscitato sentimenti e emozioni nella nostra comunità e di questo ne siamo grati”. 

Il primo evento in programma sarà giovedì 14 luglio quando in piazza Liberazione si esibirà Mascarimirì, il gruppo storico salentino protagonista, con le sue pizziche e tarante, della celeberrima “Notte della Taranta”, uno dei festival di musica popolare più conosciuto e acclamato in Italia. Il programma proseguirà venerdì 15 luglio presso il parco pubblico attrezzato, dove, grazie anche alla collaborazione con BetaBar 2.0, si terrà il concerto reggae del giovane Raphael, un musicista italo nigeriano le cui sonorità stanno ormai raggiungendo l’intera Europa. 

Giovedì 21 luglio poi, il festival Orientoccidente incontrerà un’altra manifestazione conosciuta nel nostro territorio, il Traiana Summer Fest e proprio in frazione Traiana Enrico Fink e Arlo Bigazzi si esibiranno in “Storie fuori dal pozzo”, un album di canzoni in yiddish, italiano, inglese, francese, aramaico e ritmi sostenuti. Orientoccidente si concluderà martedì 26 luglio in piazza Unità Italiana con “La stessa rabbia, la stessa primavera”, un concerto dedicato alla Rivoluzione anni ‘60 e in particolare al “maggio francese” in cui ad esibirsi saranno Francesca Breschi e Chiara Riondino accompagnate alla chitarra da Frank Cusumano. 

Il cartellone di Orientoccidente di conferma molto vario e teso a sensibilizzare le coscienze. “Ho apprezzato particolarmente l’apertura dal titolo “Un canto per l’Europa” perché credo che oggi più che mai sia il momento di credere nel nostro continente - prosegue l’assessore Barbuti - La musica proveniente da diversi Paesi, contaminata da varie influenze e tradizioni può essere un valido strumento per educare le generazioni alla cittadinanza europea. Pertanto invito tutti i cittadini a prendere parte al Festival e colgo l’occasione per ringraziare il direttore artistico Giampiero Bigazzi e tutti gli organizzatori della manifestazione”. 


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