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Attualità lunedì 06 settembre 2021 ore 14:00

Discarica Podere Rota, una risposta a metà

La consegna dei documenti all'assessore Monni da parte della delegazione
La consegna dei documenti all'assessore Monni da parte della delegazione

L’assessore regionale all’ambiente riceve la delegazione sangiovannese: stop ai rifiuti solidi urbani, ma sull’ampliamento per quelli speciali…



SAN GIOVANNI — Stop ai rifiuti solidi urbani nella discarica di Podere Rota che sparirà dal prossimo piano regionale di gestione, ma l’ampliamento dell’impianto richiesto dal gestore Csai alla Regione quasi un anno fa per il materiale speciale è un tema non regolato dalla giunta della Regione Toscana

È la risposta che l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni ha dato alla delegazione del consiglio comunale di San Giovanni ricevuta nei giorni scorsi. Giovedì scorso si è tenuto un incontro tra Monni e alcuni rappresentanti del parlamentino della città - il presidente Mauro Tempesta, i capigruppo Alberto Marziali (Centro sinistra per Sgv) e Tommaso Pierazzi, gruppo (M5s), (assente per lavoro il capogruppo della Lega Antonio Guidelli) che hanno consegnato gli atti della seduta straordinaria dell’assemblea cittadina del luglio scorso in cui “venivano richieste la chiusura definitiva dell’impianto di smaltimento di Terranuova e la presentazione del nuovo piano dei rifiuti che superasse la logica del conferimento in discarica intraprendendo la strada dell’economia circolare. Inoltre, veniva ribadiva la ferma volontà di impedire l'apertura di nuove discariche o l'ampliamento di discariche già esistenti comprese quelle per i rifiuti speciali.

L'impegno e la determinazione a votare, consegnare l’atto ed essere presenti per un incontro con l’assessora Monni hanno visto concordi tutti i gruppi consiliari eccetto le liste civiche sangiovannesi.

“L’incontro – hanno spiegato Tempesta, Marziali e Pierazzi – ha permesso un confronto aperto e schietto con l’assessora all’ambiente. Abbiamo riportato tutte le preoccupazioni e i disagi dei sangiovannesi per la presenza della discarica e le perplessità sia su come è stata affrontata l’intera vicenda circa il termine al 2021 per il conferimento dei rifiuti sia la richiesta di ampliamento per quelli speciali. C'è stato modo anche di esternare il nostro imbarazzo per lo svolgimento discutibile dell’inchiesta pubblica, che pure ha avuto il grande merito di far emergere chiaramente che il Valdarno e tutti i suoi sindaci (eccetto quello di Terranuova) sono schierati contro l’ampliamento del sito di Podere Rota". 

"Abbiamo poi posto - aggiungono - due semplici domande: nel prossimo Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinanti (Prb) sarà eliminato il sito di Podere Rota? In modo tale da chiudere finalmente la discarica e avviare il post mortem. E sull’ampliamento richiesto da Csai per i rifiuti speciali cosa può fare la Regione per bloccarlo e quando sapremo l’esito della richiesta?”.

L'assessora, rispondendo alla prima domanda, ha dichiarato che è sua intenzione chiudere la discarica per il conferimento dei rifiuti solidi urbani, poiché la Regione ha pianificato l’utilizzo di altri siti per la gestione degli stessi. “Contiamo di passare dal 36% di rifiuti conferiti in discarica al 10% e per questo nella programmazione non riteniamo più indispensabile l’impianto di Terranuova Bracciolini” ha precisato alla delegazione.

L’ampliamento per i rifiuti speciali invece, secondo la normativa nazionale, non può essere regolato e pianificato dalla giunta Regionale: “non può essere una mia scelta politica purtroppo – ha spiegato Monni secondo quanto ha riferito la delegazione sangiovannese – bensì procede secondo un percorso di tipo amministrativo che gli uffici tecnici preposti stanno seguendo con la massima attenzione in stretta collaborazione con Arpat. Siamo consapevoli delle questioni legate al potenziale inquinamento rilevate proprio da quest’ultima agenzia, ma anche sicuri che tutto sarà svolto con impegno nell’interesse della salute dei cittadini. I tempi per la conclusione del procedimento sono lunghi e al momento non definibili”.

Il presidente del Consiglio comunale e i gruppi di Centro sinistra, Lega Salvini premier e M5S hanno quindi riportato a casa la promessa che, per la Regione Toscana, Podere Rota non riceverà più rifiuti solidi urbani, in virtù della nuova pianificazione. “Ma per vedere chiuso il sito anche per quelli speciali – hanno dichiarato i componenti della delegazione – dobbiamo auspicare che l’esito della valutazione di impatto ambientale sia sfavorevole all’ampliamento oppure che il comune di Terranuova, sede di impianto, decida finalmente di liberare la vallata da questa presenza per aprire nuovi scenari di sviluppo. Ai nostri concittadini possiamo senz’altro continuare a garantire il massimo impegno sulla questione; oltre ogni differenza partitica, con serietà, abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per raggiungere l’obiettivo che tutti desideriamo, la chiusura definitiva della discarica di Casa Rota”.


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