Attualità lunedì 09 maggio 2016 ore 12:54
I macachi con la valigia
Diverse specie del Parco stanno abbandonando l'area per raggiungere zone più idonee. L'amministrazione vuol destinare i fondi risparmiati al sociale
CAVRIGLIA — Ha avuto inizio da due anni un progressivo mutamento che riguarda l'area del Parco di Cavriglia. L'amministrazione comunale ha spiegato che "la zona, dopo lunghe ed anche dolorose vicissitudini, da ormai alcuni anni non è più quella di un tempo. In sinergia con le associazioni animaliste, a partire dalla Leal, il Comune ha avviato dal 2014 un progetto che prevede il risanamento dell'area verde, ricollocando progressivamente gli animali in riserve naturali più idonee, che comunque fino ad oggi sono stati nutriti ed assistiti con grandissima attenzione e con la massima cura".
"La sensibilità nei riguardi degli animali però - hanno aggiunto dal municipio - non è più corrispondente alle strutture che il Parco può offrire ed è giusto che per alcune specie ancora presenti a Cavriglia, si riesca ad individuare luoghi migliori nei quali vivere, nutrirsi e riprodursi. Così dallo scorso anno è iniziato un lento ma progressivo spostamento di alcuni animali verso parchi naturali dove quest'ultimi vivono e vivranno in libertà ed hanno continua assistenza".
E' in corso di avviamento il progetto che prevede lo spostamento in un Parco Belga dei macachi giapponesi, diciassette esemplari di scimmia molto evoluta, che non possono continuare a vivere in gabbie partorite da una mentalità ormai vetusta e superata. Lo spostamento sarà un evento unico in Italia.
Quanto all'orso ed al bisonte, viste le dimensioni e l'età, soprattutto del primo (38 anni) e le condizioni di salute, l'amministrazione ha stabilito di accompagnarli a miglior vita direttamente da dove si trovano adesso, altrove sarebbe difficile un loro ambientamento.
L'operazione, una volta conclusa, permetterà anche di risparmiare dalla gestione ordinaria degli animali in corso di trasferimento risorse importanti per il bilancio del Comune (circa 40mila euro all'anno), che potranno essere investite nel sociale, per attivare misure di sostegno alle persone che soffrono, vista purtroppo l'emergenza che a causa della crisi economica sta aumentando progressivamente.
L'obiettivo è quello dunque di avviare un percorso di valorizzazione del Parco attraverso il recupero delle aree verdi, la riqualifica della loro importanza archeologica che vede presenti nel territorio limitrofo antichi insediamenti etruschi e strade romane e il rilancio della zona seguendo nuove sensibilità nei riguardi sia della natura che degli animali, risparmiando risorse importanti da investire in un settore in piena crisi come il sociale.
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