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Attualità sabato 07 maggio 2022 ore 18:15

Tumore ovarico, Beatrice salvata dalla prevenzione

La Asl ribadisce l'importanza della diagnosi precoce. A disposizione una nuova frontiera, quella dell'oncogenetica per i casi di familiarità



AREZZO - MONTEVARCHI — "Quando mi si è prospettata la concreta possibilità di ammalarmi di tumore con un'alta percentuale di rischio a causa di una difficile storia familiare ho pensato a mio figlio di 3 anni - racconta Beatrice, 45 anni - Ho avuto paura che potesse crescere senza di me e così consigliata dal mio ginecologo ho effettuato i test oncogenetici previsti in questi casi.

Con la mamma e la cugina ammalatesi una di tumore alle ovaie e l'altra al seno ho deciso che dovevo sapere quelle che erano le mie predisposizioni. Sono stata presa in carico da un'equipe multidisciplinare all'ospedale del Valdarno composta da oncologo, genetista e ginecologo e prima ho effettuato un test del sangue per la ricerca dei marker tumorali (CA 125) che ha restituito valori altissimi, in seguito gli accertamenti genetici che non hanno lasciato spazio a immaginazione. Il percorso non è stato semplice, ma sempre a Montevarchi sono stata seguita passo dopo passo da tutti gli specialisti".

Sabato 8 maggio si celebra la Giornata Mondiale sul tumore ovarico che rappresenta un’occasione per accendere i riflettori sul carcinoma ovarico, ossia la neoplasia ginecologica più aggressiva di cui sono affette circa 762 mila donne nel mondo.

“Lo sforzo che ci vede impegnati nella lotta contro il tumore ovarico- spiega il dottor Francesco Catania direttore Uo ginecologia ed ostetricia dell'ospedale della Gruccia in Valdarno mira ad educare le donne a riconoscere meglio sia i sintomi che i fattori di rischio così come ad eseguire controlli ginecologici regolari allo scopo di migliorare la diagnosi e individuare la malattia allo stadio iniziale. In particolare, un test genetico può aiutare ed è consigliato a chi ha un caso in famiglia per verificare se si è portatori sani di una mutazione di geni. In questi casi è consigliabile rivolgersi a uno specialista per una consulenza oncogenetica". 

A questo proposito la Uoc della, Gruccia in collaborazione con la genetica medica dell'università di Siena, assieme ad un team multidisciplinare composto anche da oncologi e psicologi offre un percorso dedicato a dare sostegno e sorveglianza ai pazienti affetti da una patologia oncologica di qualunque tipo, e femminile in particolare, e per individuare un programma di prevenzione oncogenetica sia per i pazienti affetti che per i loro familiari. 

“Anche quest'anno - conclude il dottor Catania - invitiamo a visitare il sito della Coalizione Mondiale della lotta contra il tumore Ovarico: https://worldovariancancercoalition.org/ per avere ulteriori informazioni su questa patologia”.


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