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Politica martedì 29 ottobre 2019 ore 18:20

Altri nomi per il dopo Raspini. Reazioni politiche

Daniele Raspini, ex Vicesindaco di Figline e Incisa

Un ex deputato potrebbe entrare in giunta. Interrogativi sulla tenuta a lungo termine della maggioranza. Il centrodestra chiede nuove elezioni



FIGLINE INCISA — Le dimissioni del vicesindaco di Figline Incisa complicano un quadro politico già intricato, a cominciare dal fatto che non pochi, fra coloro che erano considerati i “grandi elettori” di Daniele Raspini, nel frattempo hanno aderito alla renziana Italia Viva. Tutto ciò avrà conseguenze sulla tenuta della maggioranza?

Nell’annunciare le sue dimissioni, Raspini ha cercato di offrire rassicurazioni sulla solidità dell’alleanza tra Pd e le liste ex Raspini: “L’alleanza programmatica - ha specificato il vicesindaco dimissionario - resta in piedi ancora oggi ed è ben testimoniata dagli assessori Enrico Buoncompagni e Simone Cellai. Stanno davvero facendo un ottimo lavoro insieme ai consiglieri Fabio Gabrielli e Umberto Ciucchi della lista Per Figline e Incisa e Filippo Neri, della lista Figline e Incisa in Comune”.

Ma i consiglieri civici reggeranno davvero per cinque anni al governo del Comune, senza avere un loro leader di riferimento?

Comunque la questione non sembra porsi nell’immediato, anche se tutto il Centrodestra, a cominciare dalla Lega (maggiore forza di opposizione, con ben quattro consiglieri), ha già chiesto nuove elezioni: “Tralasciando i reali motivi della legittima scelta del vice sindaco – ha dichiarato il capogruppo Silvio Pittori - dobbiamo prendere atto che si è verificato un fatto politicamente assai significativo, in quanto la maggioranza ha perso per strada una stampella fondamentale, colui che aveva consentito al PD di uscire vittorioso alle scorse elezioni”.

La sindaca Giulia Mugnai e la maggioranza che la sorregge, nell’immediato hanno il problema di integrare i componenti della giunta e ridistribuire le deleghe. Per il ruolo di Vice sindaco sembra assodata la scelta dell’attuale assessore al Commercio Enrico Buoncompagni, già considerato in quota Raspini. Buoncompagni dovrebbe ereditare da Raspini anche l’impegnativa delega ai Lavori Pubblici.

Più complicato, invece, trovare l’accordo su chi deve entrare in giunta per ristabilire il giusto numero degli assessori, dopo il “forfait” di Raspini. Il nome che al momento circola con più insistenza è quello dell’ex deputato M5S, Massimo Artini, ora referente toscano della pizzarottiana Italia in Comune e membro del centro studi indipendente Laran. Però sulla nomina dell’ex deputato di Figline, anche lui molto vicino a Raspini durante le ultime elezioni amministrative, non è stata ancora raggiunta la quadra.


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