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“Valdarnesi nelle zone rosse, non tornate a casa”

Coronavirus: appello del sindaco di Montevarchi e dei colleghi aretini che anticipano l’ordinanza regionale. Chi rientra vada in quarantena volontaria

Silvia Chiassai Martini sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia di Arezzo

I valdarnesi, e gli aretini, che si trovano nelle cosiddette “zone rosse” non tornino a casa. L’appello di rinviare il rientro presso i rispettivi comuni di residenza è arrivato dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassa che nella veste anche di presidente della Provincia di Arezzo ha firmato una nota congiunta con i primi cittadini di Arezzo, Bibbiena, Cortona e Sansepolcro ovvero i comuni di riferimento di ogni vallata aretina.

La richiesta anticipa l’ordinanza che la Regione Toscana sta predisponendo per invitare i concittadini che si trovano nelle zone rosse, ovvero le aree del nord Italia colpite dal Coronavirus, a non tornare a casa per evitare di diffondere anche nelle nostre zone il virus. Inoltre, viene ricordato a tutti di attenersi alle misure impartite dalle autorità competenti.

I valdarnesi che dovessero rientrare nella vallata per sole ragioni di forza maggiore, sono obbligati – ci legge nella nota congiunta – “a segnalarlo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Si consiglia, inoltre, di valutare la possibilità di sottoporsi ad una "quarantena volontaria" presso il proprio domicilio.

Agire con responsabilità – scrivono Chiassai, Ghinelli, Cornioli, Meoni e Vagnoli - servirà a non vanificare il lavoro di quanti, da settimane, si stanno adoperando per contenere i rischi anche a tutela della vostra salute e quella dei vostri cari”.

Ricordiamo che al momento le zone rosse sono: la regione Lombardia e le province di: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano/Cusio/Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.