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“Treni, la Regione Toscana che farà?”

Covid, preoccupato il Comitato pendolari: l’ente aveva deciso di far viaggiare i convogli a pieno carico ma dopo la decisione del governo tutto tace

treno regionale

I treni regionali viaggeranno a pieno carico, come aveva deciso un paio di settimane fa la Regione Toscana? O l’ente locale seguirà quanto deciso dal governo per l’Alta velocità e lascerà a disposizione dei viaggiatori solo il 50% dei posti disponibili per evitare assembramenti? 

Se lo chiede con una certa preoccupazione il “Comitato pendolari del Valdarno Direttissima” che nei giorni scorsi aveva criticato il provvedimento del presidente della Regione Rossi che riportava di fatto la situazione al periodo pre-Covid cioè tutti i sedili utilizzabili e niente distanziamento tra i passeggeri. Una scelta male accolta dai pendolari valdarnesi per un possibile rischio contagio. La presa di posizione del governo – anche se riguarda i treni a lunga percorrenza, interregionali dell’alta velocità, potrebbe rimettere in discussione quanto stabilito dalla Regione Toscana. “La Regione "riesamina" il via libera al 100% dei posti sui treni locali...ma sarà vero?” si chiede il comitato pendolari “dopo l'ordinanza del ministro alla salute Speranza che ha riportato al 50% la disponibilità dei posti sui treni dell'alta velocità, la Toscana cambierà la scelta dello scorso 16 luglio, quando decise che sui treni dei pendolari si viaggiasse a pieno carico per i posti a sedere, eliminando di fatto il distanziamento, e con obbligo della mascherina ma senza controlli? Come comitato dei pendolari – ricordano - avevamo subito criticato la scelta del presidente Rossi, preoccupati per i rischi e chiedendo almeno che da settembre fossero garantiti più treni negli orari di punta, per evitare gli assembramenti, e controlli rigorosi sull'obbligo della mascherina: nessuna risposta dalla Regione. Adesso il presidente Rossi rimarrà ancora silente o avrà il coraggio di smarcarsi dai suoi colleghi (che hanno confermato i convogli a pieno carico, ndr) della Lombardia, della Liguria e dell’Emilia-Romagna?”.