Attualità

“Troppi ragazzi in giro, chiamate i vigili”

Prevenzione Coronavirus, in molti non rispettano la norma di restare in casa. Genitori esasperati e sindaci arrabbiatissimi: “Useremo il pugno duro”

Foto di repertorio

“Se gli dici qualcosa ti mandano anche a fare in…” scrive un valdarnese in risposta a un post che avvertiva della presenza di troppi ragazzi in giro, quando l’imperativo per tutti in questo difficile momento è restare a casa, visto che è l’unico modo per evitare di prendersi il Coronavirus.

Molti ragazzi hanno capito il messaggio e con sacrificio sono chiusi in camera, studiano e comunicano con gli amici via social. Ma ancora molti loro compagni hanno preso la chiusura delle scuole come una lunga, imprevista e quindi ancor più allegra vacanza.

Sul web arrivano segnalazioni della presenza di ragazzi - non tanto dei giovanissimi, ma di quelli che hanno le chiavi di casa e che quindi possono entrare e uscire liberamente nonostante i rimproveri dei genitori – in strada, nelle piazze e negli spazi verdi dei paesi. In gruppo a chiacchierare o far baldoria.

“Fate intervenire i vigili urbani” chiede una signora di Rignano segnalando di aver visto gruppetti nella zona di via Ferroni e altri nei giardini vicini a via Indipendenza.

Da San Giovanni le fa eco un cittadino che segnala troppi ragazzi in pineta e lungo l’Arno, mentre a Montevarchi si sono visti ragazzi – anche con un bel po’ di bottiglie di birra – in piazza Battisti e in piazza della Repubblica. Giardini “pieni di adolescenti che nemmeno in estate si vedono” commentano su Facebook.

Qualcuno dà la colpa a sé stesso, “siamo genitori troppo permissivi”, altri svicolano l’argomento segnalando che, ad esempio a Montevarchi, si vedono troppi anziani in giro, altro che giovani. Come se cambiando la prospettiva il problema cambiasse o svanisse.

“Sento risposte ardite del tipo ‘i ragazzi non riesco a tenerli a casa, ci provi lei’, oppure ‘voi politici dovete...’ incuranti del fatto che in questi giorni siamo concentrati su questo problema con tutte le nostre energie giorno e notte” sbotta il sindaco di Reggello. Cristiano Benucci è arrabbiatissimo e non ne fa mistero. Con un lungo post su Facebook dà sfogo a tutta la sua amarezza davanti ai comportamenti di alcuni suoi concittadini che non hanno ancora affrontato l’emergenza Coronavirus come si deve, cioè stando a casa. “La polizia municipale e le forze dell’ordine mi riportano casi di gruppi di persone e di ragazzi che continuano a ritrovarsi nei giardini e nelle piazze, nei tavolini all’esterno dei locali chiusi” aggiunge Benucci lasciando intuire che non ne può davvero più. Le sue sono frasi dure che non lasciano spazio ad interpretazioni: “Credo che il momento di scherzare sia davvero finito. Ci sono poche parole da capire e direi piuttosto semplici: stare a casa”.

Una vera strigliata di capo quella del sindaco di Reggello che aggiunge: “Sinceramente mi sono davvero stancato e ho anche perso la pazienza. Ho chiesto alla polizia municipale di utilizzare il pugno duro e provvedere ad applicare le sanzioni previste per chi viola il decreto. O capite ora oppure non ci sarà più tempo”.

Anche altri sindaci avevano lanciato appelli via social ai giovani valdarnesi, ma non è bastato. Giorni fa Silvia Chiassai, primo cittadino di Montevarchi, aveva invitato i diciottenni a rinunciare alla festa dei cento giorni, quell’evento nato in tempi recenti che celebra il conto alla rovescia verso l’esame di maturità. E proprio a dare prova di maturità il sindaco aveva invitato i suoi giovani concittadini: “Dimostrate maturità. Non è il momento, avrete tutta la vita per divertirvi dove e come volete. Ho fiducia in voi”. Ma un appello l’aveva rivolto anche alle famiglie: tenete i figli a casa.

E mentre mercoledì, con una netta decisione, il sindaco di Terranuova Sergio Chienni vietava l’accesso al frequentato parco pubblico attrezzato e oggi la prima cittadina di Figline-Incisa Giulia Mugnai ha disposto la chiusura delle aree gioco e chiesto ai vigili urbani di aumentare i controlli negli spazi aperti per evitare sovraffollamenti, arriva ora lo sfogo di un altro sindaco.

Anche Leonardo Degl’Innocenti ha deciso di fare un nuovo video appello. Il primo cittadino di Cavriglia parla a chiare lettere: “Ieri i parchi pubblici di Cavriglia erano pieni di persone, cosa incredibile e allucinante. Questo non è possibile. Noi nei prossimi giorni, se vedremo delle situazioni analoghe, saremo costretti ad assumere provvedimenti ancora più restrittivi, chiuderemo in maniera drastica tutti i parchi pubblici”. E con tono severo conclude: “Dobbiamo avere paura. Questa paura ci deve rendere consapevole che l’unico modo è quello di rimanere a casa, isolati”.