Attualità

San Valentino celebra anche l’amore per i fiumi

Nel giorno del suo compleanno il Cb2 ricorda a tutti il rispetto per i corsi d’acqua del territorio. E annuncia altre iniziative di tutela

Uno dei corsi d'acqua di Terranuova su cui è intervenuto il Cb2

Il 14 febbraio è la festa del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, nato nel 2014, celebra oggi il suo settimo compleanno. E così nel giorno di San Valentino protettore degli innamorati, l’ente ricorda che bisogna amare anche l’ambiente e quindi fiumi e torrenti. “Nato il giorno di San Valentino, il Consorzio non può non promuovere l’amore per i corsi d’acqua” sottolinea il presidente Serena Stefani regalando una battuta alla data in cui il Cb2 celebra il suo anniversario.

Ma dei corsi d’acqua – grandi e piccoli - bisogna averne cura regolarmente perché non diventino un pericolo in caso di alluvioni, restino in ordine e contribuiscano a rendere suggestivo il paesaggio e perché tutto l’habitat non venga compromesso. Per questo l’ente svolge e programma continue opere di manutenzione.

In sette anni di vita, tante sono le sfide affrontate e vinte dall’ente che, strada facendo, è cresciuto e si è consolidato migliorando la sicurezza idraulica occupandosi della tutela dell’ambiente fluviale anche del territorio del Valdarno.

Dalla sua nascita ad oggi sono cambiate sede, dirigenza, organizzazione interna, in un progressivo e costante sviluppo che ha consentito al Consorzio di svolgere in modo sempre più efficace ed efficiente il suo duplice ruolo, sul fronte della difesa idrogeologica e della distribuzione collettiva della risorsa idrica alle imprese agricole.

“La prova del nove è arrivata con la pandemia: la diffusione del Coronavirus non ha rallentato la realizzazione delle manutenzioni ordinarie e tantomeno la progettazione di interventi utili per la difesa del suolo e l’agricoltura. A dimostrarlo – spiegano dal Cb2 - il piano delle attività completato a tempo di record, i disegni di sviluppo dei distretti irrigui e lo studio di soluzioni e strategie per intercettare risorse diverse dal contributo di bonifica da investire sul reticolo. Preziosa e indispensabile per raggiungere questi risultati è stata la sinergia sviluppata con il territorio.

“Una sinergia pronta a tradursi anche nello sviluppo di percorsi per una gestione sempre più condivisa, partecipata e consapevole dei corsi d’acqua” aggiunge Stefani. “Continueremo ad investire energie e risorse nella cura del reticolo e nell’attività di prevenzione del rischio idraulico che i cambiamenti climatici mettono continuamente sotto stress. Ma non ci fermeremo qui. Per rendere più sicuro il territorio è importante il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti che su di esso vivono ed operano. Perciò – conclude il presidente - ci stiamo dedicando ad avviare, in ogni area, contratti di fiume o di bacino: strumenti di confronto, dibattito e decisione in cui saranno coinvolti direttamente amministratori locali, enti, associazioni, imprenditori, professionisti, studenti, docenti e persone interessate a dare il loro contributo per migliorare la sicurezza, ma anche la fruibilità, la qualità e il valore dell’ambiente fluviale”.