Cronaca

Rifiuti tossici sottoterra, imprenditori nei guai

La Guardia di Finanza scopre una discarica “tombata” nei pressi di un’azienda valdarnese: sequestrata un’area di 400 metri quadri

Foto di repertorio

Qualche sospetto, poi sopralluoghi e controlli, infine l’uso di apparecchiature sofisticate come il georadar. Così, alla fine di una vasta operazione - condotta con la collaborazione di Arpat, Carabinieri forestali, la sezione aerea del reparto aeronavale della Gdf, di stanza a Pisa -, la Guardia di Finanza di San Giovanni ha scoperto una discarica di materiale tossico. L’area “tombata” - che nascondeva rifiuti pericolosi come solventi e lastre di vetro piombato – si trovava nei pressi di un’azienda del Valdarno che si occupa della produzione e lavorazione di materiali per arredamento.

I rifiuti tossici si trovavano nel sottosuolo di uno spazio occupato dalla società, dove, di recente, sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e di cementificazione, con conseguente sversamento di sostanze nocive.

A seguito delle perlustrazioni e dei primi riscontri, integrati da mirate attività di polizia giudiziaria, i militari hanno interessato la Procura della Repubblica di Arezzo, segnalando la posizione dell’azienda.

L’operazione della Guardia di Finanza si è conclusa con il sequestro dell’area di circa 400 mq, per violazioni alla specifica normativa a tutela dell’ambiente, e con l’emissione da parte dell’autorità giudiziaria aretina di due avvisi di garanzia nei confronti di due soci-amministratori dell’impresa.