Attualità

Montevarchi celebra l’eccellenza artigiana

Chiassai "un mostra che racconta la storia, le maestranze e l’artigianato artistico che hanno saputo tramandare la tradizione rinnovandosi nel tempo"

Le porte di Palazzo del Podestà accolgono la XIV edizione della mostra “I Mestieri dell’Arte tra Tevere e Arno”, un progetto dedicato alla valorizzazione delle eccellenze artigiane del territorio. Sono presenti 40 artisti con circa cento opere, espressione di un patrimonio di saperi che spazia dall’oreficeria alla ceramica, dal ferro battuto alla lavorazione del cuoio, dalla tessitura agli accessori moda, dall’arredamento all’interior design, fino al mosaico, ai materiali lapidei, alla liuteria, alla decorazione e al restauro. Una ricchezza che testimonia la vitalità delle botteghe e che racconta una storia profondamente radicata nel “saper fare”.

La mostra, promossa da Confartigianato Imprese Arezzo e CNA Arezzo, in collaborazione con il Comune di Montevarchi, e con il contributo della Camera di Commercio di Arezzo–Siena e della Banca del Valdarno BCC, sarà inaugurata venerdì 12 dicembre, alle ore 12.00 e resterà visitabile per tutto il periodo delle festività fino all’Epifania. Il programma è stato presentato dal Sindaco Silvia Chiassai Martini, dal Presidente della Federazione Artistico di Confartigianato Pietro Fabbroni, dal Presidente di CNA Valdarno Paolo Pernici e dal Vicepresidente della BCC Fabrizio Bernini

È una mostra che abbiamo accolto a braccia aperteafferma il Sindaco perché racconta la storia, le maestranze e l’artigianato artistico che hanno saputo tramandare la tradizione rinnovandosi nel tempo. Una storia che parla del nostro Valdarno, diventato una realtà riconosciuta anche a livello internazionale grazie alle botteghe e alle maestranze che hanno sviluppato prodotti di alta qualità. È anche un’occasione per valorizzare gli artigiani che proseguono il loro lavoro, con tutte le difficoltà del caso, ma potendo contare su creatività, intraprendenza e competenza, portando in alto il nome del nostro territorio e del nostro Paese in tutto il mondo.”

“Siamo particolarmente orgogliosi di questa nuova edizione della mostra “I Mestieri dell’Arte fra Tevere ed Arno” che ha trovato a Montevarchi una nuova casa – prosegue Pietro Fabbroni - Un’iniziativa che mette in luce l’eccellenza delle nostre botteghe artigiane e la straordinaria creatività dei maestri del territorio. La tappa di Montevarchi rappresenta un’occasione unica per mostrare al pubblico non solo la maestria manuale dei nostri artigiani, ma anche la capacità di coniugare tradizione e innovazione. In un momento storico in cui la rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale influenzano profondamente il nostro modo di creare e fruire dell’arte, iniziative come questa assumono un valore ancora più grande: tutelare le botteghe artigiane significa difendere la nostra storia, la nostra cultura e i codici estetici che rendono unico il territorio aretino. Invitiamo quindi cittadini, turisti e appassionati a venire a scoprire dal vivo le opere esposte, a incontrare gli artigiani e a lasciarsi sorprendere dalla bellezza e dall’originalità dei nostri mestieri d’arte”

È un progetto che si tramanda nel tempo, come si tramandano le nostre tradizioni – aggiunge Paolo Pernici Questa è la mostra dell’artigianato, del saper fare, dell’esperienza e della creatività dei nostri artigiani, che qui non solo espongono, ma raccontano il territorio con orgoglio. Ringraziamo il Comune di Montevarchi per aver messo a disposizione il Palazzo del Podestà, dove i nostri artigiani potranno mostrare al pubblico il loro lavoro e la loro manualità. In un’epoca segnata dalla globalizzazione e dall’omologazione dei prodotti, noi presentiamo l’unicità delle opere realizzate dalle nostre aziende”

Quest’anno la mostra merita una spinta ancora maggiore verso i giovani – conclude Fabrizio Bernini - perché possano comprendere e apprezzare il valore dell’artigianalità. In un momento in cui tecnologie avanzate e social dominano il quotidiano, è importante riflettere su ciò che le mani dell’uomo sono ancora capaci di creare. Questo è lo spirito della mostra, uomini e donne che, con talento e passione, possano contaminare anche le nuove generazioni”