Attualità

L’erba non si taglia per salvare nidi e covate

Il Consorzio di Bonifica ha deciso di posticipare lo sfalcio della vegetazione lungo i torrenti per non mettere a rischio la fauna

Le papere nel canale Battagli

Molti hanno notato che lungo borri, torrenti e corsi d’acqua della vallata nelle ultime settimane sono cresciuti a dismisura erba e arbusti. Perché non vengono tagliati? Perché sfalciarli ora metterebbe a rischio uccelli, covate e nidi. È la spiegazione che arriva dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha deciso – nel rispetto della fauna e della flora – di posticipare a luglio gli interventi.

Il Consorzio - impegnato nella sorveglianza e nel monitoraggio del territorio, nello studio e nella elaborazione dei progetti di manutenzione da attuare sui fiumi, nel ripristino delle opere che necessitano di riprese e sistemazioni - ha temporaneamente sospeso l’attività di sfalcio.

Nella giornata della biodiversità, che si celebra oggi in tutto il mondo, la presidente spiega le ragioni che hanno spinto l’ente a posticipare gli interventi di taglio e contenimento della vegetazione. E Serena Stefani lo fa divulgando una foto emblematica di Sergio Lanusini che ritrae una papera con i suoi piccoli insediati nel canale Battagli ovvero il Berignolo.

“Questa immagine dice Serena Stefani - è stata scattata e pubblicata sui social da Sergio Lanusini, un cittadino di Montevarchi. Il suo scatto riassume bene la vita che si sta sviluppando in questo periodo dell’anno lungo e dentro i corsi d’acqua. Tutti i corsi d’acqua. É stata scattata sul canale Battagli, il canale artificiale che scorre in ambiente urbano, parallelamente alla trafficatissima strada regionale 69, infrastruttura di congiunzione tra i comuni di Montevarchi e San Giovanni". 

"Su ogni tratto, quindi, e non solo nelle aree naturali più vocate, è indispensabile, soprattutto tra i mesi di marzo e giugno, porre massima attenzione e intervenire lo stretto necessario, evitando le operazioni che possono interferire con la riproduzione di flora e fauna. Se non si presentano situazioni di oggettivo rischio idraulico - conclude Stefani - queste lavorazioni vengono rimandate alla stagione estiva. È la strategia che il Consorzio attua da tempo per difendere un patrimonio di inestimabile valore: la biodiversità fluviale”.