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L'energia è donna, la storia di Sara Gabbrielli

Laureata in Ingegneria civile è responsabile delle grandi dighe nel Valdarno Aretino. Così Enel promuove l'uguaglianza di genere

Energia, nome femminile singolare. Come l’energia e la leadership di tante donne che ricoprono responsabilità tecniche in aziende importanti. Ma in Italia l’ambito delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sconta un pesante gap di genere: le donne laureate nel settore sono solo il 40,2% e solo il 30% delle ragazze scelgono una carriera tecnico-scientifica.

In occasione dell’11 febbraio, Giornata Mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza, Enel rilancia il suo impegno per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile con la campagna “#STEMyourself Non c’è limite al tuo futuro!”, una comunicazione che attiva in chiave dialogica e proattiva sia il target esterno che quello interno.

In Azienda ci sono esempi concreti e testimonianze di percorsi di carriera che possono rappresentare un vero e proprio invito per le donne che devono scegliere un percorso di studi, come in Toscana il caso di Sara Gabbrielli

Originaria della provincia di Firenze, Sara Gabbrielli si è laureata in Ingegneria Civile a Firenze. “A seguito del mio percorso di studi sono stata assunta in Enel Produzione nel 2007 - spiega. - Dal 2017 sono entrata in Enel Green Power e svolgo la mia attività in Toscana dove ricopro il ruolo di Ingegnere Responsabile delle grandi dighe nella struttura di Ingegneria, DCIS (Dams Civil Infracstructures Support), in supporto alle Aree Idroelettriche anche sull’asta dell’Arno, nel Valdarno aretino, del Serchio e del Lima, tra le province di Lucca e Pistoia, per la valutazione della sicurezza delle opere idrauliche degli impianti”.