A Montevarchi, come ogni anno, durante il periodo natalizio torna la grande cultura. Sabato 6 dicembre, alle ore 18.00, sarà inaugurata a Palazzo del Podestà la mostra “Grazie dei fiori – La pittura floreale nell’arte moderna e contemporanea”, promossa dalla Fondazione Mauro e Nuccia Capitani. L’esposizione rende omaggio ai pittori del Novecento e contemporanei attraverso un percorso di 40 opere, tra gli altri, di Ottone Rosai, Luca Alinari, Gastone Breddo, Sergio Scatizzi, Mario Marcucci, Venturino Venturi. Le opere, unite dal tema comune del fiore, sono state accuratamente selezionate dal Prof. Mauro Capitani, curatore della mostra. Nel catalogo che sarà presentato in occasione dell’inaugurazione, si fa riferimento anche al Festival di Sanremo, alla nostra tradizione musicale, a 74 anni dalla vittoria di Nilla Pizzi con il celebre brano “Grazie dei fiori”.
«È ormai una tradizione inaugurare una mostra della Fondazione Mauro e Nuccia Capitani durante il periodo natalizio – afferma il SindacoSilvia Chiassai Martini – e quest’anno il titolo “Grazie dei fiori” racchiude perfettamente lo spirito dell’esposizione. Per il quarto anno consecutivo il Prof. Capitani mette la sua competenza al servizio della comunità, offrendoci una nuova e bellissima selezione di opere, da Ottone Rosai a Venturino Venturi, con stili diversi dell’arte moderna e contemporanea. Apparentemente semplice, questa mostra è in realtà ricca di significati ed emozioni, rappresentando anche un omaggio alla comunità di Montevarchi e al suo florovivaismo, una delle eccellenze della nostra città. È anche un modo per dire “grazie” alle donne e agli uomini che, da generazioni, portano avanti questa importante tradizione economica. Una mostra fatta di colori, emozioni e naturalmente di fiori, ma anche un modo per sentirci orgogliosamente montevarchini».
«Questa mostra – prosegue Mauro Capitani – può sembrare fuori tempo, ed è quasi provocatoria, parlare di fiori nell’arte oggi appare infatti quasi fuori luogo. Tuttavia il legame con le tradizioni economiche e culturali della città è forte, sono ormai circa cento anni, dal 1925-1926, dall’insediamento dei primi vivai, un settore fondamentale dell’economia locale. L’esposizione raccoglie 39 dipinti di 30 artisti del ’900 e contemporanei, che si sono espressi attraverso la pittura floreale, dalle influenze impressioniste al cubismo. Ma il fiore emoziona, muove lacrime e gioia, suscita sensazioni primarie che ci accompagnano nella vita. Nasce ovunque, nell’asfalto, tra le pietre, dove il seme cade, proprio come la nostra esistenza, che non sempre possiamo controllare. In questa mostra si ritrovano i sentimenti di ciascuno e intense emozioni visive e artistiche, offrendo un panorama autentico su come il fiore sia stato interpretato ieri e oggi”