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La spesa “oltre confine”, il Prefetto chiarisce

Cosa fare se il punto vendita più vicino si trova nel comune limitrofo. Il caso della frazione di Matassino aveva sollevato dubbi anche in altri paesi

Non solo il paese di Matassino (diviso al suo interno in tre comuni e due province) ma sono molti i cittadini, abitanti in varie frazioni di confine del Valdarno, che ieri si erano chiesti se fosse legittimo recarsi in auto a fare la spesa nell’esercizio commerciale più vicino, se questo ricadeva in un comune diverso.

La normativa entrata in vigore afferma infatti che: “È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Ora il Prefetto di Arezzo ha inviato una nota di chiarimento in merito. “La spesa per l'acquisto di beni essenziali deve essere fatta di regola nel posto più vicino possibile alla propria abitazione o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro, in quanto ciò garantisce la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile, a titolo di esempio perché il proprio Comune non ha punti vendita ovvero perché nel proprio Comune insistono esercizi di ridotte dimensioni dove verosimilmente si verificano assembramenti ovvero il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito e dovrà essere comunque sempre prodotta l'autodichiarazione da parte dell'interessato"