Attualità

Green pass, Cisl sostiene i lavoratori Prada

Il sindacato di Arezzo contrario all’iniziativa dell’azienda di chiedere il documento ai dipendenti per farli accedere al posto di lavoro

“No a liste di proscrizione che violano la privacy”: è quanto ribadisce con forza la Femca Cisl Arezzo riferendosi alla decisione di Prada di chiedere ai dipendenti – compresi quelli degli stabilimenti di Levanella e Terranuova – di presentare dal 6 settembre il Green pass per poter accedere al posto di lavoro. Una iniziativa non contemplata dalla legge (che al momento prevede la presentazione la certificazione anti-Covid solo per l’accesso alla mensa delle aziende) contro cui il sindacato si è subito opposto.

“La Femca Cisl Arezzo e la segreteria provinciale Cisl sostengono i lavoratori ed i propri rappresentanti della Rsu di Prada con la rappresentanza unitaria”. “Nessun dubbio - sottolinea la sigla sindacale aretina - nella fiducia riposta nella vaccinazione e nella richiesta al Governo che l'obbligo diventi norma di legge. Nel frattempo, non si può in alcun modo sostenere nessuna fuga in avanti che possa impedire l'accesso in azienda o eventuali "liste di proscrizione" tramite richieste che violano le norme sulla privacy”.

“Nel sostenere il diritto alla salute, salvaguardato ottimamente fino ad oggi con accordi aziendali che possono essere migliorati e resi più aderenti alle nuove necessità, la Cisl continuerà a sostenere con i mezzi a propria disposizione tutti i lavoratori iscritti e non, insieme alle giuste esigenze di produttività aziendale”.

La Femca Cisl Arezzo e la segreteria provinciale Cisl – concludono – “non arretreranno di un passo dalla propria posizione fino a quando i lavoratori non vedranno riconosciuti i propri diritti: quello alla salute, alla privacy ed al lavoro”.