Attualità

Dal Valdarno una lettera al ministro Franceschini

I piccoli musei si sono appellati al ministro dei beni culturali chiedendo di non essere dimenticati nella fase di uscita dall’emergenza coronavirus

Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini

Il Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino si è appellato al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, invocando un sostegno per l’uscita dall’emergenza. Da 18 maggio è iniziata infatti una riapertura graduale, che ha complicato le cose specialmente per i piccoli musei, anch’essi obbligati ad adottare le linee guida: ingressi contingentati, prenotazioni obbligatorie, segnaletica per il distanziamento sociale, mascherine. Misure di sicurezza indispensabili che richiedono ulteriori investimenti e un probabile calo degli ingressi nei piccoli musei, già colpiti anche dall’assenza di turisti internazionali e dalla paura del virus. Così il Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino, insieme ad altri quattordici piccoli musei toscani, si è rivolto al ministro chiedendo di essere coinvolto nelle misure statali a sostegno della cultura e di essere debitamente valorizzato e promosso, anche per garantire la continuità operativa.

I musei locali, spesso e a torto sono etichettati come ‘minori’ nell’immaginario collettivo degli italiani. In realtà il patrimonio culturale, specialmente in Toscana, si manifesta come ‘museo diffuso’ che si intreccia con il paesaggio e le comunità. “Questa rete di musei locali, tanto più nel caso toscano – è scritto nella lettera a Franceschini - sarà una leva economica anche per quel turismo lento che potrà, seppure in misura ridotta, riattivarsi almeno su base nazionale nei prossimi mesi”.

Il Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino è una realtà che si propone di offrire un itinerario culturale completo al turista affascinato dai territori del Chianti e del Valdarno, promuovendo un interessante percorso museale, subito fuori Firenze. Nel Valdarno fiorentino fanno parte del “sistema”: il Museo Masaccio d'Arte Sacra di Cascia a Reggello, il Museo d'Arte Sacra a Incisa, il Museo d'Arte Sacra dell'Abbazia di Vallombrosa, il Museo d'Arte Sacra di Figline, il Museo della Cultura Contadina, la Spezieria Serristori collocato nella villa di San Cerbone a Figline e infine la Pieve di San Leolino a Rignano sull’Arno, che al suo interno conserva numerose opere, alcune delle quali trasferite dalle loro collocazioni originarie a partire dal XVI secolo.