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Per le feste 1300 pasti per chi è in difficoltà

Prima iniziativa della neonata mensa sociale “Pane e vino”: associazioni valdarnesi coinvolte nella distribuzione delle pietanze alle famiglie

Foto di repertorio

La mensa sociale del Valdarno è già in fermento, gli operatori sono al lavoro per organizzare tutto. Devono preparare 1300 pasti da consegnare durante le prossime festività – dal 22 al 6 gennaio – alle famiglie in difficoltà di San Giovanni e Castelfranco-Piandiscò che non possono da sole imbandire le proprie tavole.

È questo il primo grande impegno di “Pane e vino”, la mensa sociale - ma è anche molto di più - del Valdarno, nata da poco per volontà della Fondazione Giovanni Paolo II, della Fraternità della Visitazione e dell’Impresa sociale “Qoelet” che gestirà il servizio. Un progetto possibile grazie crowdfunding che ha portato a raccogliere fondi per oltre 16.000 euro cifra cui si aggiunge il contributo di diecimila euro della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze e la donazione, sempre di diecimila euro di Unicoop Firenze per l’acquisto di un veicolo per il trasporto dei pasti.

L’intento di questa prima attività è quello di offrire a tutti l’occasione per festeggiare: le famiglie in difficoltà segnalate dai servizi sociali dei due Comuni riceveranno i pasti prodotti e confezionati dalla mensa sociale durante il periodo natalizio. In totale saranno circa 1300 i pasti erogati. Già predisposta anche l’organizzazione della distribuzione e le consegne avverranno il 22, il 24, il 25, il 29 e il 31 dicembre, il 5 e il 6 gennaio.

L’iniziativa coinvolge, oltre all’impresa sociale “Qoelet”, anche altre associazioni ed enti locali: i centri Caritas di Castelfranco, di Piandiscò e di San Giovanni saranno i luoghi dove avverrà la consegna dei pasti; le Misericordie di Piandiscò, San Giovanni e di Faella si occuperanno del trasporto dei pasti da Villa Pettini di Montevarchi dove ha sede “Pane e Vino” ai vari centri Caritas; il centro Agesci di San Giovanni si occuperà della consegna dei pasti a domicilio.

La mensa che nelle scorse settimane ha anche lanciato l’iniziativa del “pasto sospeso” (vedi articolo collegato) entra quindi in piena attività forte anche del patrocinio ricevuto dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno che riconosce l’alto valore sociale del progetto per tutto il territorio.