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Disservizi Poste: interviene la politica

Uffici chiusi o con orario ridotto: la Lega scende in campo e si fa portavoce dei problemi sollevati dai cittadini di diversi paesi della vallata

Foto di repertorio

Uffici ancora chiusi al pubblico, altri che seguono un orario ridotto rispetto al recente passato. Sono questi i principali problemi sollevati dai cittadini di diverse località del Valdarno riguardo l’attività delle Poste.

A riguardo sono intervenuti alcuni sindaci che hanno scritto alla direzione dell’ente per chiedere il ripristino totale dei servizi interrotti durante l’emergenza Coronavirus. Il momento più critico della crisi sanitaria è passato ma le Poste ritardano nel tornare alla normalità.

Ora, a sostegno degli utenti scende in campo anche la Lega: il consigliere regionale del movimento Marco Casucci ha annunciato che si “muoverà a tutti i livelli per garantire ai cittadini i servizi essenziali”.

In particolare, l’esponente dell’opposizione si riferisce all’ufficio postale di viale Diaz di Montevarchi incomprensibilmente chiuso da mesi e a quelli di Badia Agnano e Mercatale - frazioni del comune di Bucine – che sono aperti solo tre volte a settimana.

“Sarà mia premura intervenire con Poste italiane per garantire ai cittadini di poter usufruire di un servizio essenziale come quello postale. Devono essere ripristinati gli orari pre-Covid agli uffici postali di Badia Agnano e Mercatale - spiega il consigliere regionale Marco Casucci - Si registrano assembramenti e code, decine di persone costrette per ore sotto il sole in attesa del proprio turno. Si tratta di un disservizio e un disagio soprattutto nei confronti degli anziani, i più esposti ai rischi del contagio. Situazione urgentemente da risolvere anche per l’ufficio postale di viale Diaz a Montevarchi che costringe i cittadini a recarsi presso l’unica sede aperta in città contribuendo all’aumento dei disagi. Si registrano forme spontanee di malcontento tra i residenti con volantini che denunciano il prolungato disservizio”.