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Discarica, l’inchiesta pubblica in diretta online

È quanto chiedono i sindaci dei sette comuni contrari all’ampliamento di Podere Rota. Così tutti i valdarnesi potranno assistere alla discussione

Foto di repertorio

Inizia giovedì 25 febbraio, con l’audizione preliminare, l’inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica di Terranuova, iniziativa di partecipazione approvata dalla Regione Toscana su richiesta del Comune di San Giovanni. Per assistere è necessario iscriversi seguendo una procedura sul web non semplice per tutti. 

Per questo i sindaci dei sette Comuni del Valdarno - Bucine, Castelfranco-Piandiscò, Cavriglia, Laterina-Pergine, Loro Ciuffenna e Montevarchi – contrati al potenziamento dell’impianto di smaltimento dei rifiuti, hanno chiesto che le sedute vengano mandate in onda in diretta online sul sito della Regione. Un modo perché tutti possano assistere alla discussione

Con una lettera i primi cittadini Benini, Cacioli, Degl’Innocenti, Neri, Botti e Chiassai hanno fatto la proposta di organizzare una diretta streaming al presidente dell’inchiesta pubblica Alessandro Franchi.

Si tratta di una questione molto delicata, sentita profondamente dalla popolazione del Valdarno aretino che noi rappresentiamo quasi nella sua totalità – sottolineano i sette sindaci – e che, in questa situazione di emergenza sanitaria, e con la modalità da remoto individuata per lo svolgimento, avrà sicuramente delle difficoltà a seguire le fasi dell’inchiesta pubblica rischiando di essere tagliata fuori da un percorso partecipativo molto importante”.

Inoltre – dicono i sindaci -, la procedura di iscrizione alle tre udienze “non è facile e neppure scontata per chi non ha familiarità con i mezzi tecnologici” e si chiude due giorni prima della seduta (domani, martedì 23 febbraio alle 17) e anche questo elemento potrebbe incidere sulla selezione.

“Per tutti questi motivi – continuano - chiediamo la possibilità che le tre udienze siano trasmesse pubblicamente in diretta streaming sul sito della Regione Toscana senza necessità di iscrizione per gli utenti: questo garantirebbe ad una platea più vasta di persone di ascoltare, anche se non di intervenire direttamente, e sarebbe senz’altro un elemento che andrebbe nella direzione di un forte rafforzamento della partecipazione”.

“Siamo dell’avviso – concludono i sindaci – che in una circostanza diversa da quella che stiamo vivendo da un anno, sarebbe stata consistente la partecipazione dei cittadini del Valdarno all’inchiesta pubblica, perché è forte e motivato il ‘no’ di questo territorio all’ampliamento della discarica: per questa ragione ogni mezzo e strumento che potrà consentire di allargare il numero di persone in grado di essere presenti, sarà sicuramente una risposta importante per i tanti cittadini che noi rappresentiamo”.