Attualità

Covid, spuntano i furbetti delle mascherine

C’è chi è tentato di rubare i dispositivi dalle cassette della posta dei vicini e chi corre nei supermercati dove la distribuzione non è controllata

Foto di repertorio

L’occasione si è presentata e qualcuno ne ha subito approfittato.

In questi lunghi giorni di emergenza sanitaria in cui si cerca di capire come fronteggiare il Coronavirus e salvarsi dal contagio, mentre la stragrande maggioranza della gente sta chiusa in casa e quando esce si copre bene il viso, rispetta le misure di sicurezza, si mette in fila silenziosa davanti ai supermercati, sono spuntati i furbetti delle mascherine.

Un sentore c’era stato già qualche settimana fa quando, ad esempio, alcuni Comuni avevano invitato i cittadini a non rubare dalla buca delle lettere dei vicini i dispositivi di sicurezza lasciate dai volontari durante i primi giri di consegna. Tra questi l’amministrazione di Cavriglia che in due post sulla pagina facebook pubblicati all’inizio del mese scriveva esplicitamente: “Diffidiamo chiunque dal rubare mascherine lasciate nella cassetta delle poste dei cittadini che non si trovano a casa”. E invocando il senso civico aggiungeva: “Certi che avrete un comportamento serio e responsabile anche in questa occasione vi ringraziamo sin d’ora per la civiltà e per l’educazione”.

L’opportunità per dare sfogo all’istinto furbetto si è fatta più concreta martedì scorso quando è iniziata la distribuzione delle mascherine messe a disposizione dalla Regione Toscana presso farmacie e supermarket. Appena si è sparsa la voce che – a differenza delle farmacie dove i dispositivi vengono dati su presentazione della tessera sanitaria così da tenere il conto di chi e quante ne ha ritirate visto che c’è il limite mensile di trenta unità per ciascun cittadino – nei centri commerciali i controlli non erano così rigorosi, molte persone hanno fatto il giro dei supermercati prendendone un bel po’ qua e là. La notizia della caccia libera alle mascherine si è diffusa in poco tempo, tanto che il sindaco di Montevarchi già nel primo pomeriggio segnalava la corsa all’accaparramento e la gestione poco organizzata dei controlli che l’hanno indirettamente provocata.

“Ci sono cittadini furbetti che stanno facendo il giro di tutti i centri commerciali e delle farmacie” tuonava Chiassai su Fb. “Le farmacie in base agli accordi e in maniera seria danno le mascherine ad ogni cittadino registrando la tessera sanitaria, mentre ai supermercati vengono date senza registrare nulla”.