Attualità

Coronavirus, verso la riorganizzazione delle Rsa

Un piano per le case di riposo al vaglio della Conferenza dei sindaci e della Asl. Probabile una maggiore separazione tra malati e no-Covid

Separare in modo più netto gli anziani che hanno contratto il Coronavirus da quelli che non sono stati contagiati. Sarebbe questo il punto centrale del piano di riorganizzazione delle Rsa della vallata su cui hanno discusso ieri – collegati in streaming - la Conferenza dei sindaci del Valdarno e la Asl Toscana Sud Est.

Un incontro che si è reso necessario alla luce dei 26 morti registrati – 15 nella Rsa di Montevarchi e 11 in quella di Bucine - e dei numerosi contagi tra i degenti e gli operatori sanitari. L’intento è quello di arrivare a un piano condiviso, valido per tutte le strutture per anziani della zona anche per quelle non colpite dal virus ma che – in caso di contagio – devono essere pronte a far fronte all’emergenza.

Al momento sul tavolo ci sarebbero un paio di proposte - ora al vaglio dei tecnici che ne valuteranno gli aspetti sanitari e logistici – per arrivare a un progetto comune valido per tutta l’area, su cui dovrà esprimersi anche la Regione.

La prossima settimana si terrà un nuovo incontro nel quale si spera si arrivi a un piano operativo definitivo da attuare nel giro di qualche giorno.

Attualmente 14 anziani della Rsa di Montevarchi che non hanno contratto il virus si trovano ospiti di una struttura a Foiano della Chiana; nell’ospizio “Fabbri Bicoli” di Bucine il piano 0 è stato riservato agli ammalati, mentre i piani 1 e 2 sono stati adibiti a No-Covid. Ma dopo che tre operatori del piano 2 nei giorni scorsi sono risultati positivi asintomatici si è posto un nuovo problema che ha portato all’attenzione la necessità di una nuova riorganizzazione della struttura.