Attualità

“Chiusura discarica, la Regione cosa ha fatto?”

I consiglieri della Lega Casucci e Tozzi vogliono chiarezza sulle azioni dell’ente per la dismissione di Podere Rota. Ok all’inchiesta pubblica

Marco Casucci e Elisa Tozzi consiglieri regionali della Lega

Sì all’inchiesta pubblica – richiesta dal Comune di San Giovanni (vedi articolo collegato) – per aprire un dibattito sull’ampliamento (richiesto dal gestore) della discarica di Terranuova. Ma anche chiarezza su le iniziative prese dalla Regione Toscana per la dismissione di Podere Rota previsto per il 2021 come concordato a suo tempo.

È questa la posizione dei consiglieri regionali della Lega, l’aretino Marco Casucci e la reggellese Elisa Tozzi. "Condividiamo - affermano i due esponenti dell’opposizione nel parlamentino toscano - il contenuto della mozione approvata ieri dal consiglio comunale di San Giovanni, volta a chiedere l'apertura di un'inchiesta pubblica sul processo di ampliamento della discarica di Podere Rota. Infatti, apprezziamo tutte le iniziative ispirate da un principio di unitarietà nell'interesse del territorio, ma ci domandiamo, nel contempo, perché il sindaco Vadi, in Regione, interpelli solo i rappresentanti del suo partito". 

"Quello che, comunque, intendiamo conoscere tramite una specifica interrogazione, già presentata ad ottobre - proseguono i consiglieri - è cosa sia stato fatto, finora, dalla stessa Regione per centrare l'obiettivo della sua dismissione entro il 2021. Anche noi siamo sempre stati per la massima trasparenza in materia, puntando, dunque, ad avere costantemente un dialogo serrato con i territori e quindi la proposta d'inchiesta pubblica, ci trova d'accordo, anche se, lo ribadiamo, non bisogna assolutamente dimenticare il pregresso della vicenda che, a nostro avviso, vede l'ente regionale probabilmente poco reattivo, se non inconcludente". "Insomma - concludono i rappresentanti della Lega - occorrono, finalmente, fatti concreti sull

a delicata tematica ed il nostro atto va appunto nella direzione di capire, realmente, se, come pensiamo, la Regione non si sia mossa, nel tempo, in modo diligente, oppure se, viceversa, siano state realmente poste delle solide basi per la definitiva chiusura del sito entro l'anno prossimo”.