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Troppi sul bus e davanti scuola, alunni scioperano

Gli studenti delle superiori di tutto il Valdarno sono compatti, domani non entreranno in classe: le misure anti-Covid non bastano e i rischi restano

Foto di repertorio

Gli studenti sono uniti, aldilà delle distanze e delle differenti scuole frequentate. Superando il confine delle due province di appartenenza – Arezzo e Firenze – gli alunni di tutto il Valdarno sono compatti nel dire che le misure anti-Covid non bastano e che i rischi di contagio quando si va in classe sono sempre tanti: loro non si sentono sicuri. E così domani sull’asse Montevarchi-Figline, passando per San Giovanni – i comuni dove si trovano gli istituti superiori dell’intera vallata – gli studenti faranno sciopero. Gli alunni del “Vasari”, del “Varchi” e dell’Isis e delle altre scuole non entreranno in aula. 

Per portare all’attenzione di chi di dovere - spiegano gli organizzatori dello sciopero - che a distanza di tre settimane dalla ripresa delle attività scolastiche e dopo il normale periodo di rodaggio i problemi restano: sono in troppi sui bus su cui viaggiano da un paese all’altro e davanti ai cancelli degli edifici in attesa della campanella di ingresso e all’ora di uscita. Nonostante le regole, le iniziative, i controlli sui mezzi, le attenzioni e la buona volontà di tutti, gli ingressi differenziati individuati da dirigenti, prof e Comuni, il pericolo di prendersi l’infezione persiste perché sono troppi le occasioni in cui ragazzi sono vicini tra loro, appiccicati sul pullman o nei momenti di attesa.

Sciopero quindi, ma niente assemblee o cortei. Sarebbe un altro assembramento.