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Appello di due sindaci: riaprire i circoli sociali

I primi cittadini di Cavriglia e San Giovanni scrivono al presidente della Regione: realtà penalizzate, devono riprende subito l’attività

Foto di repertorio

"Ci auguriamo che Regione e Governo possano fare qualcosa per far riaprire al più presto i circoli sociali": i sindaci di Cavriglia e di San Giovanni – rispettivamente Leonardo Degl’Innocenti e Valentina Vadi - lanciano un appello alle istituzioni regionali e nazionali per permettere le riaperture dei circoli, veri e propri punti di aggregazione sociale importantissimi per i territori, in particolare per le fasce più deboli della popolazione.

"Purtroppo, i circoli sociali restano chiusi nonostante la regione Toscana sia tutt'oggi in zona gialla - si legge nella nota - un vero problema che si aggiunge a quello di molti altri settori terribilmente penalizzati da questa epidemia” sottolineano i due amministratori che hanno inviato una lettera al presidente della Regione Eugenio Giani. “Perché se è vero che il contagio del Coronavirus va monitorato giorno dopo giorno e che quindi è necessario mantenere tutte le misure di sicurezza possibili, è vero anche che è un'ingiustizia che i nostri circoli debbano continuare a restare chiusi".

I sindaci sottolineano come i circoli sociali siano - soprattutto in realtà di periferia - molto importanti per non abbandonare a sé stessi i cittadini più fragili. "Queste realtà sono vive, preziose e fondamentali in ogni paese ed offrono servizi culturali e sociali a tutti, anche e soprattutto alle categorie più disagiate e meno abbienti in un momento complesso come quello che stiamo attraversando. Naturalmente i protocolli di sicurezza devono essere rispettati da tutti con severità, cosa che i circoli peraltro hanno sempre fatto, ma la prosecuzione forzata di questa chiusura, segna un problema davvero poco comprensibile". Da qui l'appello al presidente della Regione Giani per trovare quanto prima una soluzione.