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Vagone nel giardino, Cavriglia come "Carrozza 10"

L’idea innovativa del comune di Bagno a Ripoli ha un precedente illustre in Valdarno: quando il professor Fineschi portò i vagoni nel suo roseto

Vagoni merci nel roseto Fineschi a Cavriglia

In questi giorni viene celebrata come particolarmente innovativa l'idea di "Carrozza 10", il progetto ideato dal Comune di Bagno a Ripoli e dall'associazione Archétipo, cofinanziato per metà dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Si tratta di un vagone quasi 21 metri collocato nel giardino del teatro comunale di Antella, che diventerà uno spazio condiviso, punto di ritrovo e di aggregazione per tutta la comunità.

L'idea elaborata a Bagno a Ripoli in realtà ha un precedente illustre in Valdarno. Fu il professor Gianfranco Fineschi ad intuire, per primo, la possibile riconversione a scopi culturali dei vagoni merci. Per questo motivo volle trasferire alcuni carri vicino al suo famoso roseto, allo scopo di farne un archivio. Purtroppo la scomparsa del “chirurgo del Papa” ha poi interrotto la verve felicemente visionaria dell’ex direttore dell'Istituto di chirurgia ortopedica del Policlinico Gemelli di Roma, noto anche come appassionato rosaista e rodologo.

Ora che il professore non c’è più i vagoni restano come una scultura vivente tra gli olivi e i vigneti che circondano le oltre 6000 varietà di rose che sono ospitate nel “Roseto botanico Carla Fineschi”, a due chilometri da Cavriglia. Una meraviglia che, qualche anno fa, si meritò una intera pagina del giornale francese Le Monde.