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Un anestesista al Serristori, i dubbi del Comitato

Torna a Figline uno dei tre medici trasferiti per l’emergenza. Chiesto il reintegro del personale medico e paramedico per riaprire il pronto soccorso

Stefania Saccardi, assessore alla salute della Regione

Un solo medico anestesista è tornato a lavorare da oggi, e solo di mattina, all’Ospedale di Figline. Questo permetterà un sollievo per il disagio subito dai pazienti oncologici, che da ora in poi non saranno più costretti a recarsi a Ponte a Niccheri per portare avanti le terapie. Un trasferimento forzato che per una ventina di malati si era reso necessario, dopo che tutti gli anestesisti del Serristori erano stati trasferiti altrove per far fronte all’emergenza coronavirus. “Avevo promesso che il servizio del DH oncologico a Figline sarebbe ripreso prima possibile, e così è stato grazie anche all'impegno dell'Asl - sottolinea Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione - Lo avevamo garantito anche al sindaco Mugnai, che più volte ci aveva sollecitato in tal senso”.

Proprio una nota della Asl definisce il ritorno di un anestesista a Figline come “un segnale positivo che fa intravedere il contenimento dei casi di infezione da Covid 19, pur essendo sempre in una fase di emergenza sanitaria”.

Secondo la Asl la prossima settimana potrebbero ripartire al Serristori: l’assistenza anestesiologica; l’attività del day service oncologico e medico; l’ambulatorio di pre-ospedalizzazione “in previsione del progressivo riavvio dell’attività chirurgica”.

Il Comitato per il Serristori fa comunque notare che nel comunicato ufficiale dell’Asl non si accenna alla riapertura notturna del pronto soccorso, ovvero alla questione principale che aveva scatenato il dibattito politico a livello locale: “Ci fa piacere che almeno uno dei tre anestesisti che erano stati trasferiti a Firenze sia ritornato a Figline. Noi, ovviamente, chiediamo che sia reintegrato tutto il personale medico (la pianta organica, a suo tempo prevista, indicava 5 anestesisti), e con esso il necessario personale paramedico con la riattivazione di tutte macchine, in modo tale che vengano riaperte non solo le sale operatorie e la sub-intensiva, ma soprattutto venga nuovamente garantito il pronto soccorso H24. Quindi l’Azienda ci dica quando intende far ripartire il servizio del pronto soccorso notturno, che attualmente è ancora sospeso”