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Tozzi: “Via la Tari e giù le aliquote Imu e Irpef”

La capogruppo di “Reggello Domani” chiede alla maggioranza interventi sulla fiscalità locale per aiutare esercenti, famiglie e le attività produttive

Elisa Tozzi, capogruppo di Reggello Domani

“Se entro fine mese non ci saranno novità, i Comuni non potranno fare a meno di intervenire sulla fiscalità locale per dare sostegno ad esercenti, attività produttive e famiglie in difficoltà”. Elisa Tozzi, consigliere comunale di opposizione a Reggello e responsabile provinciale di Firenze della Lega, esprime la sua preoccupazione “anche come consigliere regionale Anci” per la mancanza di interventi concreti a sostegno dei Comuni in conseguenza della crisi sanitaria. “Come opposizione, riteniamo indispensabile ridurre se non eliminare la Tari per quelle attività produttive che sono state chiuse in questo periodo, che di fatto non hanno usufruito del servizio; così come occorre valutare la riduzione di aliquote su Imu per attività produttive e su addizionale Irpef e ripensare complessivamente gli interventi sulla spesa. Vediamo come reagirà la maggioranza a queste nostre proposte”.

Per apportare questo interventi, secondo Elisa Tozzi “sarà necessario inevitabilmente rimodulare i bilanci facendo il conto con le risorse a disposizione e rivedere gli stessi contratti di servizio; operazione difficile, ma non impossibile se c’è la volontà politica di farlo, sperando in nuovi interventi che permettano flessibilità sui vincoli di bilancio ed in un sostegno forte in termini di liquidità da parte del Governo centrale, oggi però fortemente a rischio, a causa del possibile aumento del debito pubblico dovuto all’emergenza sanitaria. Oggi come non mai è’ indispensabile una revisione della spesa, coniugandola per quanto possibile con il continuare a garantire servizi ed attività essenziali per le stesse comunità".

Secondo la capogruppo di Reggello Domani "occorre una visione strategica ed una riforma seria degli enti locali, non più rinviabile, garantendo però nell’immediato più autonomia e margini di manovra sulle risorse e, per quanto possibile, una adeguata compensazione al minor gettito, ad esempio abbattendo i vincoli di accantonamento sul fondo crediti di dubbia esigibilità, richiesto da molti amministratori, con una nuova riflessione anche sulle competenze, che consenta ai Comuni di sopravvivere".