Lavoro

Batosta Fimer, dichiarato lo stato di insolvenza

L'avvio dell'acquisizione da parte di un fondo inglese aveva aperto spiragli di speranza. Ora per i 300 lavoratori la vertenza riparte da capo

L'intesa col fondo inglese MclarenApplied Greybull, la prima tranche da 5 milioni nel processo di acquisizione e ora la batosta che rimette le lancette della vertenza Fimer all'ora pima: il tribunale di Milano ha dichiarato infatti lo stato d'insolvenza per l'azienda che a Terranuova Bracciolini occupa circa 300 persone.

Il piano di acquisizione è stato bocciato dal tribunale meneghino che l'ha ritenuto inadeguato, e la notizia giunta oggi dell'insolvenza avvia il passaggio dell'azienda specializzata in produzione di oggetti per fotovoltaico sotto amministrazione controllata. Tre i commissari che avranno il compito di gestirla e individuare una soluzione alla vertenza.

Affare non semplice, visto che Fimer è al centro di tensioni con alti e bassi, speranze e delusioni, prospettive e abisso dal 2021. I dipendenti esasperati hanno anche dato vita all'occupazione dello stabilimento. 

Intanto per parte sua Greybull Capital conferma il proprio impegno nel salvataggio Fimer, dicendosi certa della capacità di futuro che l'azienda esprime.