I lavoratori Bekaert si sono espressi sull'intesa raggiunta nei giorni scorsi per evitare i 318 licenziamenti e avviare la reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno entrato nell'occhio del ciclone lo scorso giugno quando la multinazionale belga annunciò l'intenzione di chiudere e licenziare i lavoratori.
In 280, cioè il 94 per cento, hanno approvato l'accordo. A rendere noto il dato è stato il comunicato di Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl.
"Siamo particolarmente soddisfatti della valutazione positiva data dai lavoratori Bekaert all'accordo sindacale del 2 ottobre 2018 sottoscritto in sede ministeriale - ha detto Iuliano - Questo accordo sindacale è un accordo storico, ha evitato i 318 licenziamenti, ha messo in campo una serie di strumenti utili per dare risposte concrete e occupazionali ai lavoratori coinvolti da un processo di chiusura aziendale. La cassa integrazione per cessazione e reindustrializzazione per 12 mesi è uno dei tanti strumenti che abbiamo conquistato per accompagnare questo processo, ma non è l''unico".
Iuliano ha poi aggiunto che "l'accordo privilegia gli strumenti di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori Bekaert. Questo è stato il nostro obiettivo principale e questo è il valore positivo di questo accordo, che comunque ha dovuto fare i conti con una gravissima decisione aziendale che abbiamo più volte condannato".