Cronaca

Cede la figlia neonata, le analisi la smascherano

Una rom ha partorito in ospedale presentando documenti intestati alla donna a cui intendeva cedere la piccola. Ma i gruppi sanguigni non tornavano

I carabinieri non hanno ancora appurato se ci sia uno scambio di denaro al centro della vicenda. E' comunque certo che la giovane rom incinta aveva preso accordi con una coppia di coniugi romeni per cedere a questi ultimi la figlia appena nata.

In pratica, nell'agosto scorso, la ragazza rom, a doglie iniziate, si è presentata all'ospedale della Gruccia facendosi registrare con i documenti intestati alla donna romena a cui aveva deciso di cedere la bambina. Ma il personale del reparto di maternità della Gruccia ha presto notato alcune anomalie: ad esempio il gruppo sanguigno dell'uomo che ha registrato la nascita della piccola, marito della romena, era incompatibile con quello della neonata.

Il caso è stato segnalato dalla direzione sanitaria e quest'ultima ha fatto altrettanto con la polizia che ha presto convocato marito e moglie in commissariato. Sono cominciati gli interrogatori e l'esame dei documenti e proprio visionando il documento di identità della romena gli agenti si sono resi conto che la foto era stata probabilmente staccata di recente e riattaccata. Ulteriori controlli hanno permesso di verificare che proprio quel documento era stato utilizzato da una giovane rom incinta per farsi ricoverare in ospedale e partorire la bambina.

Dopo l'intervento della polizia, la piccola è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Montevarchi e poi a una famiglia che non vive in Toscana. Il romeno cheha registrato la neonata come sua figlia è stato invece denunciato per alterazione di stato.

In corso altre indagini per mettere a fuoco se ci sia stato un 'compenso' per la rom e se la vicenda possa essere inquadrata in un'organizzazione internazionale. Dai primi riscontri sembrerebbe di no.