Attualità

Lutto cittadino per i funerali del piccolo Michele

Le esequie del bambino ucciso dal padre si svolgeranno lunedì 24 settembre. Il Comune si costituirà parte civile nel processo contro Niccolò Patriarchi

L’amministrazione comunale ha proclamato una giornata di lutto cittadino per lunedì 24 settembre, giorno in cui si terranno i funerali del piccolo Michele Patriarchi, il bambino di un anno ucciso a coltellate dal padre Niccolò in una casa della frazione di Sant'Agata. E sempre la giunta comunale ha annunciato in una nota che si costituirà parte civile nel processo penale a carico dell'omicida, arrestato pochi minuti dopo il delitto (vedi qui sotto gli articoli collegati).

In memoria del bambino che ha perso la vita e come gesto di vicinanza nei confronti dei familiari colpiti dal grave lutto, la cittadinanza è stata quindi invitata ad osservare nei luoghi di lavoro un minuto di silenzio e raccoglimento alle ore 11. Un minuto di silenzio alla stessa ora anche nelle scuole primarie e secondarie mentre i negozianti potranno abbassare le saracinesche per dieci minuti. Il sindaco ha invitato le scuole anche a promuovere autonomi momenti di riflessione e di approfondimento sulle problematiche della violenza sulle donne e sui minori.

Sempre alle ore 11 di lunedì ci sarà l’esposizione del gonfalone del Comune, listato a lutto, nella piazza di Scarperia di fronte al Palazzo dei Vicari.

La decisione dell'amministrazione comunale di costituirsi parte civile nel processo contro Patriarchi è stata assunta dopo una seduta straordinaria della giunta.

"Abbiamo cercato di interpretare il sentimento dell’intera comunità rimasta scossa per un delitto atroce che ha distrutto una famiglia - ha spiegato il sindaco Ignesti - Soprattutto in comunità di piccole dimensioni dove i legami personali sono più forti, fatti del genere provocano nella popolazione un senso di smarrimento ancor più grande che l'amministrazione comunale ha immediatamente compreso e condiviso. Abbiamo il dovere di interpretare il sentimento di condanna verso episodi di violenza inaudita che vedono coinvolti dei minori e che potevano tradursi in ulteriori fatti criminosi. Il Comune si ritiene soggetto danneggiato dal delitto dal cui può derivare anche un danno all'immagine per l'intera comunità a causa dell'inadeguata correlazione, apparsa su alcuni articoli di stampa, tra il fendente usato per l'omicidio e la tradizione artigianale di lavorazione dei coltelli propria del territorio”.